Anci e Miur insieme per lo sviluppo delle smart city

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Obiettivo dell’accordo siglato dal ministro dell’Università, Istruzione e Ricerca, Francesco Profumo, e dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio, è censire le azioni già intraprese dalle città italiane per individuare modelli facilmente replicabili e modalità di intervento comuni.

25 Settembre 2012

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Redazione FORUM PA

Obiettivo dell’accordo siglato dal ministro dell’Università, Istruzione e Ricerca, Francesco Profumo, e dal presidente dell’Anci, Graziano Delrio, è censire le azioni già intraprese dalle città italiane per individuare modelli facilmente replicabili e modalità di intervento comuni.

Prende il via con l’accordo appena siglato la collaborazione tra Anci e Miur per lo sviluppo delle iniziative, in corso e future, legate alle smart city italiane. L’obiettivo principale dell’intesa è quello di procedere ad un’approfondita ricognizione della situazione esistente nei diversi territori relativamente alle azioni intraprese dai Comuni in tema di sviluppo urbano sempre più sostenibile ed intelligente. Si punta così, attraverso l’individuazione di modelli d’intervento caratterizzati da facilità di adattamento ai diversi contesti territoriali e replicabilità, a mettere a sistema quanto di valido è già stato fatto valorizzando le risorse già investite.

"Il progetto sulle città e comunità intelligenti – ha sottolineato il Ministro Francesco Profumo – risponde alla necessità di indirizzare la costruzione e lo sfruttamento delle competenze industriali e scientifiche del Paese verso le nascenti sfide sociali e i bisogni concreti che si manifestano nella società. Al centro di questa sfida vi è la costruzione di una grande infrastruttura tecnologica e immateriale che faccia dialogare persone, servizi e oggetti, integrando informazioni e generando intelligenza, producendo inclusione e migliorando il nostro vivere quotidiano".

"In quest’ottica, l’accordo con Anci – ha proseguito il ministro – diventa cruciale proprio perché i Comuni sono le istituzioni più vicine ai bisogni dei cittadini. Come pure diventa cruciale il tema della condivisione delle esperienze e delle ‘buone pratiche’. Il tema del riuso, specie in un periodo di scarsità di risorse come il nostro risponde alle necessità di una amministrazione sana e di una buona politica. Un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini”. 

Nelle intenzioni del Ministro Profumo, quindi, il coinvolgimento di Anci nasce come organico all’attività del Governo sul tema delle comunità intelligenti, e conferma la centralità riconosciuta ai Comuni nella guida dei processi d’innovazione locali e nel coordinamento delle iniziative attivate dai diversi attori, pubblici e privati, del territorio.

”La sigla di questo Accordo – ha dichiarato il presidente dell’Anci– è un passaggio importante che certifica e sostanzia la collaborazione già avviata in sede tecnica col MIUR sul tema smart city. Poter contare sul supporto effettivo della componente del Governo che più si sta impegnando su questo ambito significa potenziare l’azione dell”Osservatorio ANCI sulla Smart City, avviato a luglio e che vede coinvolte le principali città italiane impegnate nel percorso evolutivo verso uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

”Il tema del riuso, specie in un periodo di scarsità di risorse come il nostro – conclude – risponde alle necessità di una amministrazione sana e di una buona politica. Un dovere che abbiamo nei confronti di tutti i cittadini”. 

FONTE: Anci

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