Smart Benchmarking Cesena e i tre asset della trasformazione digitale

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Lo scorso 25 luglio Smart Benchmarking FPA ha raggiunto la città di Cesena per incontrare i dirigenti dell’amministrazione comunale presso la Biblioteca Malatestiana e facilitare, attraverso il focus group, l’emergere delle azioni chiave su cui si sta orientando la città in un’ottica di medio-lungo termine. Cesena punta sulla trasparenza, facendo emergere dati, numeri, informazioni, attraverso i quali cittadini, stakeholder e imprese possono giudicare come posizionare la propria città

1 Agosto 2018

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Paola Musollino

Lo scorso 25 luglio Smart Benchmarking FPA ha raggiunto la città di Cesena per incontrare i dirigenti dell’amministrazione comunale presso la Biblioteca Malatestiana* e facilitare, attraverso il focus group, l’emergere delle azioni chiave su cui si sta orientando la città in un’ottica di medio-lungo termine.

L’intenzione che propone Cesena è “fare luce” non solo su una piccola porzione di area ma su tutta l’azione amministrativa del comune, come afferma Carlo Battistini, Vicesindaco e Assessore al Bilancio ed Equità, attraverso il “teorema del lampione” dell’economista francese Jean Paul Fitoussi: un uomo cercava le chiavi sotto un lampione non perché le avesse perse lì, ma perché quello era l’unico punto illuminato della strada. La metafora sottolinea che bisogna sapere cosa illuminare per trovare la giusta soluzione ai problemi. “E il lampione della storia illumina ciò che in realtà non stiamo cercando”.

Attraverso la misurazione Smart Benchmarking abbiamo cercato di agganciare le attività che derivano dal piano di mandato, inserite nei documenti di programmazione, a quelli che sono gli indicatori ritenuti più significativi per individuare il percorso di sviluppo sostenibile legato alla città di Cesena e comprendere come si sta trasformando la città, anche in ottica digitale.

Sono tre i principali asset sui cui sta lavorando Cesena in tema di trasformazione digitale:

  • infrastrutture immateriali: le piattaforme abilitanti declinate dal Piano di trasformazione AgiD (Piano triennale per l’informatica nella Pubblica amministrazione). Cesena è il III° comune in Italia ad avere l’anagrafe digitale, a offrire servizi collegati a PagoPA e servizi accessibili attraverso SPID. Ha previsto il rilascio della carta digitale elettronica dal 2006, risultando presente sulle principali piattaforme abilitanti;
  • infrastruttura fisica. Il progetto strategico della rete cittadina in fibra ottica MAN (Metropolitan Area Network), strutturata secondo una classificazione in aree territoriali per un’estensione totale di circa 142.000m. Il 1° lotto, che prevede il collegamento in fibra di tutto l’anello cittadino (per un’estensione complessiva pari a circa 16.000m) sarà completato entro il 2018. Punto di riferimento sarà il nuovo comando di polizia municipale, che fungerà da data center della città. Cesena mira, infatti, a diventare una città ultraconnessa ed intelligente, partendo dalla creazione di uno strato tecnologico di base, capillare e uniformemente distribuito sul territorio in grado di interconnettere e veicolare un’ampia serie di dati e servizi.
  • servizi on-line. Sull’asset dei servizi Cesena è molto avanti, è infatti dal 2002 che presenta il primo servizio on-line. Oggi sono 64 i servizi attivi di “livello 3 e 4″** (tra cui quelli che prevedono i pagamenti con PagoPA). La città è tra i primi 10 comuni a rilasciare certificati on-line in web self-service e ad oggi produce circa il 35-40% dei certificati self-service per i propri utenti e cittadini.

È questo quanto ci ha raccontato Alessandro Francioni, Dirigente del Settore Servizi al cittadino e innovazione tecnologica, durante l’intervista dopo il focus group.

Riprendendo, dunque, la metafora del lampione di Fitoussi, Cesena punta sulla trasparenza, facendo emergere dati, numeri, informazioni, attraverso i quali cittadini, stakeholder e imprese possono giudicare come posizionare la propria città, “non per fare una graduatoria di bravi o meno bravi”, ma per capire qual è il livello di modernità, di innovazione, di qualità dei servizi e il livello di qualità dell’amministrazione con l’intento di migliorare se stessi, quello che si fa, a vantaggio dei propri cittadini e della propria comunità.

Temi, questi emersi, di cui parleremo il prossimo 17 e 18 ottobre 2018 anche a ICity Lab, la settima edizione della Manifestazione annuale di FPA dedicata al tema delle città intelligenti con uno specifico focus sul paradigma della PA abilitante, ovvero un nuovo modello organizzativo in cui i dati e gli strumenti operativi sono rilasciati per e insieme ai cittadini e agli attori locali al fine di costruire nuovi servizi innovativi e innovare quelli esistenti.


*C’è una nota meritevole da evidenziare sulla sede del nostro incontro: la Malatestiana è l’unico esempio di biblioteca umanistica conventuale perfettamente conservata nell’edificio, negli arredi e nella dotazione libraria, come ha riconosciuto l’Unesco, inserendola, prima in Italia, nel Registro della Memoire du Monde.

** Classificazione ISTAT

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