Web, app, open data: una rivoluzione anche per i servizi pubblici locali
La rete in questi ultimi anni sta svolgendo un ruolo decisivo nella comunicazione fra gli operatori dei servizi pubblici e gli utenti, introducendo semplificazione, velocizzazione dei rapporti e dematerializzazione delle procedure. Ultima frontiera quella degli open data. Tutte caratteristiche base della Smart City e tutti temi che saranno al centro di ICity Lab 2018 (Firenze, 17-18 ottobre).

In questi anni internet si è affermato come il principale
strumento di comunicazione, informazione, relazione per le persone, le aziende,
gli enti pubblici. Internet è partecipazione, lavoro, e ha provocato un
cambiamento radicale nella vita di tutti i giorni. La rete in questi ultimi
anni sta svolgendo un ruolo decisivo nella
comunicazione
fra gli operatori dei servizi pubblici e gli utenti, introducendo quella semplificazione, velocizzazione dei rapporti e dematerializzazione
delle procedure sempre auspicate, ma di fatto rese possibili quasi solo
esclusivamente da Internet e dalla rete web.
Di fatto contratti, disdette, modifiche di fornitura,
lettura e pagamento delle bollette avvengono tramite i
siti web degli operatori, divenuti sempre più accessibili, amichevoli
e facilmente utilizzabili anche per utenti non esperti. Nelle ultime versioni
anche informazioni, reclami e assistenza tecnica vengono gestite su internet
tramite i
servizi di chat, che
tendono a sostituire le chiamate e le attese al call center. Grazie alla
diffusione degli smartphone poi, si stanno diffondendo
applicazioni e servizi web sul cellulare tesi a rendere accessibile
all'utente tutti i servizi di una azienda: orari, prenotazioni, prezzi,
servizi.
Ultima frontiera quella degli open data: un sistema di messa a disposizione di tutti i dati di
ogni servizio di una città su piattaforme open source consentendo a chiunque di
sviluppare prodotti e servizi innovativi, capaci di integrare dati diversi per
servizi ai cittadini e alle imprese. Tutte caratteristiche base della Smart
City, la città intelligente, che sfrutta tutte le potenzialità organizzative e
tecniche per migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese.
Alcune città stanno puntando ad offrire ai cittadini e alle
imprese un’ampia gamma di servizi on line, in una logica di Smart City e di
open data. In Italia una città tra le più avanzate è
Bologna, grazie soprattutto ai totem, sparsi su tutto il territorio
cittadino, che aiutano le persone ad orientarsi nella rete di servizi pubblici
messi a disposizione dal Comune, e ai sensori che guidano i flussi di traffico
automobilistico nei due punti cardine in ingresso e in uscita del capoluogo
emiliano. Senza dimenticare il wifi gratuito, che Bologna garantisce grazie
punti di connessione messi a disposizione dal Comune e ai seicento (per
regolamento) garantiti dai ristoranti e dai bar. Tra le grandi città vanno bene
anche
Milano e Torino, ma le eccellenze, nei vari settori, sono sparse in lungo e
in largo tutta l’Italia, da nord a sud, da est a ovest: la friulana
Gorizia è una città leader per la banda
larga mobile e le isole ecologiche; la ligure
La Spezia ha un invidiabile sistema per la mobilità; la campana Benevento è la cittadina con la miglior
illuminazione pubblica. Anche una città storica e complessa come
Firenze ha avviato un progetto di
collaborazione con le aziende di servizio pubblico locale teso a migliorare i
servizi informativi e comunicativi su internet e alla loro integrazione e
semplificazione: sul portale "Firenze Semplice" è possibile accedere
costantemente a tutti i servizi comunali su un’unica piattaforma facilmente
consultabile come iscrizione a scuola, pagamento bollette e multe, informazioni
sui parcheggi e sulla raccolta dei rifiuti, ubicazione dei cantieri stradali,
accessi wi-fi, biglietto dei musei, collegamenti alle app più importanti delle
aziende di servizio pubblico, mentre con l’azienda Firenze Smart, un’idea tutta
toscana, nasce una utility della smart city, che gestirà a Firenze la control
room cittadina e il contact center integrato.
Pisa sta lavorando a una app che metta in contatto chi lavora nello
stesso luogo invitandoli a condividere il mezzo di trasporto, e a una rete di
sensori che controlli i consumi energetici degli edifici, spegnendo il riscaldamento
quando non fa freddo e le luci quando non servono.
Restando inoltre alla Regione che ospita iCityLab, si è
realizzato il
ciclo di incontri
#ToscanaDigitale
, un percorso dedicato allo sviluppo dell’agenda digitale,
che apre alla possibilità che la Regione possa utilizzare i fondi europei per i
progetti smart. La Smart City ormai è a 360° dunque. Le aziende di trasporto
pubblico locale consentono tramite app e sms di fare il biglietto elettronico,
informarsi sulle linee dei bus, su orari e ritardi; le aziende di igiene urbana
hanno app che consentono di avere informazioni su pulizia notturna delle
strade, raccolta dei rifiuti voluminosi, raccolte differenziate e pagamento
della Tari; le app delle aziende di parcheggio permettono di sapere in quale
struttura sono disponibili posti vuoti e prenotare; le aziende dell’acqua e del
gas sfruttano un sistema di organizzazione innovativo, basato su internet,
smartphone e tablet, che consente alle squadre di manutenzione di recarsi
direttamente sui cantieri e i punti di manutenzione secondo programmi inviati
dall'ufficio centrale senza recarsi in ufficio; infine i sistemi di car, bike e
moto sharing, ai quali ormai si accede solo con collegamento internet.
Anche un settore delicato come l’edilizia residenziale
pubblica sta entrando nella logica della smart city, diffondendo la conoscenza
di internet nelle fasce di popolazione più anziana, non nativa digitale. Senza
Internet non esisterebbero tutte queste cose e non esisterebbero le Smart City.
Una frontiera dell’innovazione tecnologica che si sposta sempre più in avanti,
con grandi sfide che ci attendono, in quel mondo tutto da esplorare che oggi è
chiamato "the internet of things", la possibilità di connettere in
forma intelligente tutti gli oggetti in casa o in una città per fornire servizi
innovativi ai cittadini e imprese.
A ICity Lab 2018, Andrea Sbandati parteciperà il 18 ottobre al convegno “ La sfida alle città della governance collaborativa ” (ore 15:45 - 18:00)