La sfida degli acquisti per un’amministrazione più efficiente ed efficace: l’esperienza della Provincia di Pescara

L’intervento di Fabrizio Bernardini è inserito all’interno di una Tavola Rotonda che riportiamo integralmente per consentire una comprensione globale e non frammentaria della riflessione affrontata.

La coordinatrice, Annalisa Giachi, introduce la tavola rotonda chiedendo ai partecipanti di riportare l’esperienza concreta della loro amministrazione sul tema del procurement e chiedendo quanto gli interventi in questo settore abbiano costituito una leva di innovazione in senso più ampio. Bernardini si sofferma, quindi, sull’esperienza della Provincia di Pescara, partendo dal tentativo (avviato nel 2009 e non andato in porto) di realizzare una stazione unica appaltante. Bernardini da un lato sottolinea il ruolo della provincia di intermediazione tra comuni e regione e di sostegno alle amministrazioni locali del territorio (e quello degli acquisti è uno dei campi in cui l’intervento della provincia appare più “naturale”); dall’altro mette in evidenza le resistenze culturali a questo tipo di impostazione, per cui ogni ente locale è geloso delle proprie competenze. E lancia una provocazione: bisogna superare la visione della concorrenza degli appalti e, quindi, dell’asta elettronica come sistema che risolve tutti i mali. Siamo sicuri che per le amministrazioni locali il concetto di efficienza negli acquisti non sia superato da altre logiche considerate più fruttuose? Siamo sicuri che queste vogliano conferire a soggetti terzi (che sia Consip o che siano le Province) la gestione di determinati acquisti?