Il valore degli #opendata. Esperienze a confronto

Come si misura il valore dei dati? Come giudicare se un’operazione di apertura del patrimonio informativo ha raggiunto gli obiettivi di sviluppo del tessuto economico del territorio che l’agenda digitale europea si prefigge?

Non è affatto scontato, infatti, che, nel momento in cui viene reso disponibile, il dato open automaticamente generi trasparenza, accountability, sviluppo economico e tutto quello che abbiamo ipotizzato in questi ultimi anni. Questo perchè c'è una distanza ancora molto forte tra i dati così come vengono rilasciati e come invece servirebbero veramente agli utilizzatori finali. Occorre creare quindi una catena di valore del dato che semplifichi la complessità dei dati trasformandoli in informazione immediatamente utilizzabile. Occorre intervenire quindi su quello che c'è in mezzo tra il dato così come viene rilasciato e come invecde servirebbe per poterlo render fruibile.

L’open data è un processo che ha un costo e che richiede una continuità nell'impegno della struttura amministrativa, ma soprattutto della politica. Se non vogliamo che l’entusiasmo la vitalità e l’impegno economico che le amministrazioni di tutto il Paese hanno dimostrato in questi anni sul tema dell’open data si esaurica come è successo a molti processi di innovazione in ambito pubblico, occorre porre attenzione all’aspetto del ritorno dell’investimento.