Covip a FORUM PA 2011

5 Maggio 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Su circa 3 milioni di lavoratori della PA solo il 3% ha finora aderito a un fondo pensione, che sono solo tre quelli operativi, mentre altri due sono in fase costitutiva. COVIP parteciperà a FORUM PA 2011 proprio per sottolineare come questo forte ritardo penalizzi i lavoratori, visto che in futuro le pensioni saranno più basse, per tutti, e i dipendenti pubblici non usufruiscono di alcuna tutela pensionistica particolare. L’auspicio è che sia avviata al più presto una massiccia campagna di comunicazione istituzionale su tutto il territorio, per accrescere la consapevolezza sulla funzione sociale della previdenza complementare.

La scheda di presentazione a cura di Covip

La COVIP ha deciso quest’anno di essere presente al FORUM PA per sottolineare l’importanza della previdenza complementare in un settore, quello pubblico, ancora scarsamente partecipe. Su circa 3 milioni di lavoratori solo il 3% ha finora aderito a un fondo pensione.
Nel confronto con le forme pensionistiche complementari riservate ad altre categorie di lavoratori dipendenti, i fondi pensione operativi, destinati ai lavoratori del pubblico impiego, sono soltanto tre: Espero, per il mondo della scuola, con un tasso di adesioni ancora troppo basso rispetto alle potenzialità, Laborfonds e Fopadiva rivolti ai lavoratori pubblici e privati residenti nelle regioni interessate e cioè Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Il fondo pensione Perseo, riservato agli addetti della Sanità, delle Regioni e degli Enti locali, è stato costituito e la COVIP è in attesa che venga richiesta l’autorizzazione per l’avvio dell’attività, mentre Sirio, previsto per i dipendenti dei ministeri, enti pubblici è ancora in fase costitutiva.
Il forte ritardo con cui si registra l’avvio della previdenza complementare nel comparto pubblico penalizza i lavoratori del settore i quali stanno perdendo, tra l’altro, la possibilità di usufruire del contributo datoriale e del rendimento dei capitali eventualmente accumulati.

Non c’è da farsi troppe illusioni: in futuro le pensioni saranno più basse, per tutti, e l’essere dipendente pubblico non garantisce una tutela pensionistica particolare.
Insieme al rapido avvio delle iniziative di previdenza complementare per tutti i settori del pubblico impiego, sono quindi auspicabili iniziative mirate ad accrescere la consapevolezza anche tra i lavoratori del settore sulla funzione sociale della previdenza complementare e sulle opportunità che il sistema offre. In particolare tra i più giovani per i quali si prospetta una pensione decisamente inferiore a quella dei loro colleghi che lasciano oggi il lavoro.

La COVIP ritiene fondamentale che sia avviata al più presto, nell’ambito di una strategia nazionale, una massiccia campagna di comunicazione istituzionale su tutto il territorio, da realizzarsi attraverso seminari e conferenze nelle scuole e nei posti di lavoro che coinvolga organismi governativi, autorità di vigilanza, mass media, datori di lavoro e parti sociali. Un impegno peraltro che nella maggior parte dei paesi dell’Unione è stato già da tempo realizzato nei confronti di tutte le fasce della popolazione.

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