Rapporto ISFOL 2008: permangono forti gli squilibri di genere nell’occupazione rispetto agli obiettivi di Lisbona

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Gli obiettivi stabiliti dall’Agenda di Lisbona sul fronte dell’occupazione restano lontani. E’ quanto emerge dal rapporto ISFOL (Istituto per la formazione professionale dei lavoratori) 2008, presentato il 19 novembre scorso alla Camera dei Deputati. Nel 2007 è proseguita la crescita dei livelli occupazionali in Italia sebbene con ritmi più contenuti rispetto al passato (più 1% nel 2007 rispetto all’anno precedente, contro l’1.7% del 2006), raggiungendo i 23 milioni e 223 mila occupati.

15 Dicembre 2008

Articolo FPA

Gli obiettivi stabiliti dall’Agenda di Lisbona sul fronte dell’occupazione restano lontani. E’ quanto emerge dal rapporto ISFOL (Istituto per la formazione professionale dei lavoratori) 2008, presentato il 19 novembre scorso alla Camera dei Deputati. Nel 2007 è proseguita la crescita dei livelli occupazionali in Italia sebbene con ritmi più contenuti rispetto al passato (più 1% nel 2007 rispetto all’anno precedente, contro l’1.7% del 2006), raggiungendo i 23 milioni e 223 mila occupati. Il tasso di occupazione (58,7%) resta però inferiore alla media dei Paesi UE (65,4%). Di segno positivo sono le previsioni occupazionali al 2012 che stimano un aumento di un milione e 200 mila unità concentrate in alte professionalità e basse qualifiche professionali. Permangono, invece, gli squilibri di genere: secondo il rapporto, il tasso di occupazione femminile supera di poco il 45% (l’obiettivo della strategia di Lisbona è del 60% entro il 2010) mentre quello maschile sfiora il 70%. Secondo l’Isfol, la bassa partecipazione femminile al mercato del lavoro deriva in larga misura da una scarsa presenza femminile nel mezzogiorno, cui si associano una minima presenza di donne a livelli decisionali e una dotazione insufficiente di servizi di supporto e di cura.

FONTE: ISFOL

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