Consolandi: “La riforma della Giustizia digitale si è fermata, manca il personale competente”

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21 Novembre 2016

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Enrico Consolandi, magistrato, responsabile informatico Tribunale di Milano

Il percorso della Giustizia digitale sembra essersi fermato. Per assenza di personale competente che vi possa lavorare, all’interno dei tribunali. A tal proposito, ne deve essere consapevole anche il ministro, dato che ha annunciato un bando per assumere nuovo personale tecnico specializzato per la Giustizia digitale. Vedremo; speriamo. Non è la prima volta che vedo questi annunci cadere nel vuoto.

Tra le cose che vedo accadere: un po’ di consolidamento delle sale server a livello centrale e locale. Da noi a Milano ne abbiamo una nuova, con ilproblema di mettere tutto in conservazione (non c’è ancora un sistema) e di fare disaster recovery (quest’anno per un incidente abbiamo perso un po’ di dati).

Purtroppo continuiamo a subire casi di rallentamento dei sistemi.

Altra cosa che vedo: l’Italia sta provando a sviluppare il processo penale telematico, ma- appunto- con lentezza, per colpa della scarsità di personale.

Nel civile telematico sta migliorando la parte relativa all’appello, ma anche qui non ci sono grosse novità. I problemi dell’anno scorso sono ancora quelli di oggi.

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