Fast Corridor – Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

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Puntare sulle opportunità della digital transformation è la sfida accolta dall’Agenzia che ha introdotto in via sperimentale, sul territorio nazionale, i corridoi su gomma, ferrovia o tratte intermodali, controllati da sistemi elettronici di tracciamento. Il progetto è tra i finalisti del Premio Agenda Digitale 2017

21 Febbraio 2018

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redazione

Puntare sulle opportunità della digital transformation è la sfida accolta dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che ha introdotto in via sperimentale, sul territorio nazionale, i cosiddetti fast corridor. Il paradigma “Internet of Things” applicato alle merci (IoG – Internet of Goods) ha reso possibile la realizzazione dei corridoi controllati su gomma e ferro, attivati nel 2015-2016.

Descrizione della soluzione e delle principali funzionalità implementate
I fast corridor contribuiscono a decongestionare le aree portuali e a ridurre i tempi di inoltro e di sdoganamento delle merci dal punto di sbarco fino al luogo di destinazione finale, permettendo attraverso sistemi di geolocalizzazione la tracciabilità delle merci, il monitoraggio in real time del ciclo logistico aziendale. Le merci sono trasferite attraverso appositi corridoi su gomma, ferrovia o tratte intermodali, “controllati” da sistemi elettronici di tracciamento (GPS, e-seals, etc.) che si affiancano ai sistemi tradizionali di tracciamento documentale delle spedizioni. Si tratta di soluzioni concrete, coerenti con lo scenario di innovazione Industria e Logistica 4.0.

Il prerequisito per la realizzazione di tali innovazioni è rappresentato dell’e-manifest: tra il 2009 e il 2011, l’Agenzia, infatti, ha realizzato la totale telematizzazione dei Manifesti di Arrivo e di Partenza per le spedizioni via nave e via aerea. La disponibilità anticipata delle informazioni del manifesto, integrate con le informazioni di sicurezza, rappresenta la chiave di volta per consentire la gestione automatizzata e condivisa del rischio. La disponibilità dell’e-manifest, inoltre, costituisce un elemento chiave per raggiungere, in coerenza con le direttive dell’Unione Europea, l’obiettivo di assicurare che la trasmissione dei dati, anche per tutte le formalità di dichiarazione delle navi in arrivo/partenza, sia attuata tramite un’interfaccia elettronica unica, basata sull’integrazione tra il National Maritime Single Window e lo Sportello Unico Doganale. L’introduzione dell’e-manifest ha gettato le basi per l’individuazione di soluzioni procedurali innovative, finalizzate alla digitalizzazione della supply chain ed alla razionalizzazione del ciclo import/export.

Modalità di finanziamento dell’investimento
L’entità dell’investimento realizzato è complessivamente pari a euro 400.000. Parte delle risorse (euro 152.159) sono state contabilizzate nel Bilancio dell’Amministrazione doganale. I Fast Corridor sono stati sviluppati in parte nell’ambito del programma per lo sviluppo delle Reti di Trasporto Trans-europee (TEN-T), co- finanziato dalla Commissione Europea mediante appositi bandi di gara. In particolare, l’Agenzia ha partecipato come partner ai progetti “Widermos” e “Port of Ravenna Fast Corridor”, utilizzando il cofinanziamento al 50% del budget di progetto assegnato: Progetto “Widermos”(euro 149.499,89); Progetto “Port of Ravenna Fast Corridor” (euro 95.142,13).
I costi di gestione della soluzione una volta implementata ammontano a euro 26.000 annui.

Impatto della soluzione sui processi, le professionalità e le relazioni
Il progetto ha determinato la definizione e l’applicazione di un nuovo modello di business, nato dalla reingegnerizzazione dei processi logistici e doganali legati al trasferimento della merce.

Modello di innovazione seguito nella realizzazione del progetto
La strategia di innovazione messa in campo dall’Agenzia è basata su alcuni principi chiave, tra i quali il riuso di tecnologie e modelli di innovazione di successo. In particolare, lo sviluppo dei fast corridor ha previsto il riuso dell’esperienza maturata nell’ambito della collaborazione con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, che conduce studi innovativi sulle tecnologie RFId.

In conclusione, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha collaborato e collabora a numerosi progetti europei che afferiscono ai programmi TEN-T, CEF e 7°FP, HORIZON 2020, al fine di sperimentare innovazioni procedurali orientate verso la completa digitalizzazione della supply chain e svolge da anni un ruolo proattivo di apripista per la realizzazione della dogana elettronica paneuropea – e-Customs.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda al sito dell’Agenzia.

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