La Commissione Europea e la strategia per i “Creative Content Online”

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Il mercato dei contenuti multimediali in rete è in continua espansione. E’ possibile definire delle regole condivise per non perdere risorse e opportunità? Viviane Reding, commissaria europea per i media e la società dell’informazione promette una strategia europea per la governance di questo settore e un accesso più semplice e veloce ai contenuti musicali, ai video e ai giochi attraverso la rete internet e il cellulare.

6 Febbraio 2008

Articolo FPA

Il mercato dei contenuti multimediali in rete è in continua espansione. E’ possibile definire delle regole condivise per non perdere risorse e opportunità? Viviane Reding, commissaria europea per i media e la società dell’informazione promette una strategia europea per la governance di questo settore e un accesso più semplice e veloce ai contenuti musicali, ai video e ai giochi attraverso la rete internet e il cellulare.

Quello dei contenuti multimediali è un mercato estremamente rilevante, in termini quantitativi, di risorse investite e dei ricavi che potrebbero essere realizzati. Secondo delle stime dell’Unione Europea i ricavi provenienti dai contenuti online cresceranno in maniera esponenziale passando da 1.8 mld di euro nel 2005 a 8.3 mld nel 2010. Se l’Europa vuole effettivamente beneficiare del potenziale economico e intellettuale dell’industria dei contenuti è opportuno definire delle politiche adeguate a garantire: un giusto compenso ai produttori di contenuti; regole certe per il mercato e una scelta più ampia per i consumatori. In questa direzione si muove la nuova strategia dell’Unione Europea. "Dobbiamo compiere una scelta:", ha dichiarato Viviane Reding, la commissaria europea per i media e la società dell’informazione, "vogliamo un’industria cinematografica, musicale e dei video games che sia forte e competitiva sul mercato internazionale?". La risposta, com’era ovvio che fosse, è un secco sì e sulla base di questo proposito l’UE si sta concentrando su quattro aree d’intevento:

  • Disponibilità di contenuti creativi – incoraggiare i distributori a rendere disponibili sempre maggiori contenuti online.
  • Copyright con validità multi-territoriale – incentivare l’utilizzo di licenze multi-territoriali attraverso benefici commerciali che ne rendano vantaggioso l’utilizzo.
  • Digital rights management systems – aumentare la trasparenza in modo che i consumatori siano opportunamente informati sulle restrizioni nell’uso dei contenuti scaricati.
  • Offerte legali e pirateria – porre fine alla possibilità di scaricare e offrire in rete contenuti coperti dal copyright, alimentando la pirateria e l’illegale condivisione dei file.

Tra qualche mese, conclude la commissaria Reding, sarà pronta la proposta per la creazione di un singolo mercato per i contenuti online senza che questo leda in alcun modo la proprietà intellettuale. Il 29 febbraio terminerà una consultazione pubblica con tutti coloro che sono portatori d’interesse in questo dibattito e che per questo motivo sono chiamati ad avere un ruolo attivo.

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