PA Social, a FORUMPA17 il MIPAAF presenta un bot per Facebook Messenger

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Il Bot sarà in grado di rispondere in tempo reale, 24 ore su 24, alle domande degli utenti su notizie e indicazioni pratiche

24 Maggio 2017

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Daniele Rizzo

Giornata di annunci e presentazioni oggi al Forum PA 2017. Nel corso del convegno dedicato alla PA social e alla nuova comunicazione pubblica – presieduto da Francesco Di Costanzo, coordinatore del gruppo di lavoro #pasocial – sono stati fatti annunci importanti che rischiano di diventare momenti di svolta per il mondo della comunicazione e delle PA.
Caterina Perniconi, capo Ufficio Stampa del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, ha infatti annunciato il rilascio di un Bot per Facebook Messenger che permetterà l’automazione dei processi comunicativi in chat sul social network di Mark Zuckerberg. Il Bot sarà in grado di rispondere in tempo reale, 24 ore su 24, alle domande degli utenti su notizie e indicazioni pratiche; il robot per chat rilascerà inoltre informazioni e comunicati stampa, e accoglierà segnalazioni e richieste da parte degli utenti.
Cliccando “Invia un messaggio” sulla pagina Facebook del Ministero, sarà automatica l’attivazione della chat; a quel punto basterà indicare l’argomento desiderato e ricevere immediatamente le informazioni necessarie. Qualora non dovesse esserci una risposta immediata alla questione posta, sarà possibile lasciare un messaggio a cui il Ministero risponderà negli orari d’ufficio.
Una novità questa che non è stata però l’unica della mattinata. Di Costanzo ha infatti anche annunciato la prossima istituzione di un’associazione dedicata alla PA Social, grazie alla quale, chiunque vorrà, potrà essere protagonista e artefice della trasformazione della comunicazione pubblica italiana. Un’idea, spiega Di Costanzo, che nasce dalle molteplici richieste di adesione al progetto e al gruppo di lavoro giunte negli ultimi due anni.
D’altra parte il terreno, in questo periodo, è particolarmente fertile: giorno dopo giorno si sta incrementando la presenza delle amministrazioni sui social network, e questo è valido tanto per i piccoli comuni che per i ministeri. Ma come gestire e organizzare le diverse competenze che vanno a comporre la struttura dedicata alla comunicazione pubblica?
Dal convegno si è alzato chiaro un grido: la legge 150 del 2000 è superata. La distinzione tra Urp, ufficio stampa e portavoce non è mai stata così anacronistica. Urge dunque una nuova idea organizzativa strutturale.
E uno spunto interessante è arrivato oggi da Sergio Talamo, Dirigente dell’area Comunicazione, Editoria, Trasparenza e Progetti Speciali del Formez PA. “Pensiamo a un nuovo Ufficio di Comunicazione Stampa e Servizi al cittadino, unico e integrato”, ha dichiarato Talamo che poi ha anche indicato cinque ‘desk’ per una nuova comunicazione pubblica: i contatti con il pubblico e la gestione dell’accesso civico; la redazione delle notizie, il trattamento delle informazioni e i rapporti con i media; le analisi di citizen satisfaction e la rilevazione sistematica dei feedback dei cittadini; le campagne di comunicazione e le organizzazioni di eventi; la comunicazione interna.
Una struttura che tenga conto di tutte queste esigenze non è facile da immaginare applicata alla PA, ma momenti come quelli di oggi servono appunto per indicare la via. Cambiare strada è necessario e fondamentale se vogliamo proiettare – una volta per tutte – la pubblica amministrazione nel futuro che sarà.

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