18 anni di PA visti dall’occhio di FORUM PA

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Forum PA non è certo la pubblica amministrazione italiana, ma ne rappresenta sicuramente una parte importante: quella più dinamica, quella che si confronta e riflette su stessa. Ragionare quindi sulle relazioni presentate al Forum PA negli ultimi anni significa osservare da una prospettiva privilegiata le dinamiche in corso, non solo riferendole all’attualità, ma in una dimensione storica e di lungo periodo.

28 Maggio 2007

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Carlo Mochi Sismondi

Articolo FPA

Forum PA non è certo la pubblica amministrazione italiana, ma ne rappresenta sicuramente una parte importante: quella più dinamica, quella che si confronta e riflette su stessa. Ragionare quindi sulle relazioni presentate al Forum PA negli ultimi anni significa osservare da una prospettiva privilegiata le dinamiche in corso, non solo riferendole all’attualità, ma in una dimensione storica e di lungo periodo.
È questo l’obiettivo di una ricerca che abbiamo appena ultimato che avremo modo di presentare più in avanti e su cui ci fermeremo lungamente.
Ma oltre a quello di analizzare i relatori e le relazioni di questi diciotto anni di convegni c’è un diverso modo di leggere ed interpretare i cambiamenti e le riforme che hanno avuto la pubblica amministrazione italiana come protagonista in questi anni. È quello di cambiare completamente prospettiva di analisi, cioè passare dalle parole dei protagonisti che si sono succeduti a quelle che lo stesso Forum ha proposto attraverso i suoi slogan, le presenze istituzionali e le mostre proposte.
Abbiamo, in questo modo, una fotografia in movimento che, a partire dal 1990 fino ad oggi, ci restituisce le immagini della PA italiana e dei suoi cambiamenti.
Per ciascuna edizione di FORUM PA abbiamo redatto una scheda che riporta il tema prevalente proposto per quell’occasione, la locandina grafica di presentazione e i passaggi salienti delle relazioni isituzionali di apertura.
Il primo politico ad aprire il Forum è stato l’allora ministro Remo Gaspari che nel 1990 vedeva il Forum quale "tentativo di presentare al più vasto pubblico degli amministratori gli strumenti della cosiddetta democrazia informatica".
Il 1991 è l’anno immediatamente successivo all’approvazione della legge 241 che introduceva nelle organizzazioni pubbliche concetti chiave quali la trasparenza, la pianificazione, l’efficacia e l’economicità . E’ ancora Gaspari ad inaugurare l’apertura dei lavori ponendo l’accento sulla necessità, per la Pubblica Amministrazione, di adeguarsi alle domande di efficienza sollevate dai cittadini.
E così, di anno in anno, dal palco di sono alternati: Sacconi, Cassese, Frattini, Motzo, Bassanini, il presidente del consiglio Prodi nel 1998, e poi Piazza, di nuovo Bassanini per due anni di seguito e poi Frattini, Mazzella, Baccini e Stanca, ciascuno cercando di interpretare i processi in atto e proponendo, di volta in volta, le priorità e gli obiettivi da raggiungere.
Lo stesso esercizio si può fare con gli slogan prioritari: L’Italia cambia, cambia la pubblica amministrazione, Pubblica amministrazione: un nuovo sviluppo per il Paese, Sei un cittadini europeo. Fai valere i tuoi diritti, Un’amministrazione pubblica più semplice, più snella, più vicina ai cittadini fino ai più recenti Cittadini al servizio dei cittadini, La qualità che ci unisce, Fare insieme.
In questo modo, ciascuna pagina ci restituisce un’impressione dell’anno trattato, una suggestione ma anche una preziosa informazione su quali siano state le priorità che la Pubblica Amministrazione si è data negli anni.
Qui potete trovare questa seconda parte delle Ricerca. Attenzione, è un file .pdf un po’ pesante (10Mb)

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