Cittadinanza e competenze digitali: le amministrazioni finaliste del Premio OpenGov Champion

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Il Premio OpenGov Champion è organizzato e promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’Open Government Forum. Ecco le 11 amministrazioni finaliste per la categoria “Cittadinanza digitale e competenze digitali”.

23 Giugno 2017

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Redazione FPA

Riconoscere e valorizzare nelle organizzazioni pubbliche italiane l’adozione di pratiche ispirate ai principi fondanti dell’amministrazione aperta. Questo l’obiettivo del Premio OpenGov Champion, organizzato e promosso dal Dipartimento dellaFunzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con l’ Open Government Forum.

Le organizzazioni della società civile che aderiscono all’Open Government Forum hanno valutato le 232 candidature ammesse al Premio e selezionato 31 amministrazioni finaliste. La prossima settimana verranno comunicate le tre amministrazioni Champion, una per ciascuna categoria.

Ecco le amministrazioni finaliste per la categoria “Cittadinanza digitale e Competenze digitali”.

AGID- PCM
INIZIATIVA: SPID- SISTEMA PUBBLICO PER L’IDENTITA’ DIGITALE

SPID – Sistema Pubblico d’Identità Digitale – è il nuovo sistema di login che permette di accedere ai servizi online delle pubbliche amministrazioni con un’unica identità digitale (user e password), da qualsiasi dispositivo (computer, tablet e smartphone).

L’identità digitale nasce nel marzo del 2016 con l’obiettivo di semplificare e migliorare il rapporto tra cittadini e burocrazia, rendendo più semplice, sicura e veloce la fruizione dei servizi digitali.

SPID è rilasciato dai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider – IdP) che, nel rispetto delle regole emesse da AgID, gestiscono l’autenticazione degli utenti assicurando la piena protezione dei dati personali. Una volta ottenuto, i cittadini possono utilizzarlo per accedere ai servizi online pubblici: dal wi-fi cittadino al pagamento delle rette scolastiche.

Attraverso l’adozione di un sistema unico di identità digitale si sono voluti raggiungere due obiettivi: la razionalizzazione dei sistemi di accesso ai servizi on line della PA e la semplificazione dal lato del cittadino, favorendo un utilizzo semplice e sicuro dei servizi online.

Inoltre, i regolamenti eIDAS prevedono tra i servizi anche le identità digitali e AgID ha lavorato per rendere conforme SPID ai modelli di attuazione di tale regolamentazione.

La diffusione di SPID, a tutti i livelli della PA, costituisce un tassello importante per migliorare il rapporto tra cittadini e burocrazia, dando impulso allo sviluppo della cittadinanza digitale.

A poco più di un anno dalla sua attivazione, sono più di 1.400.000 le identità rilasciate, 3720 circa le PA coinvolte, 4.273 i servizi online accessibili.

Sono 11 le regioni che permettono l’accesso a una serie di servizi online con SPID: tra le ultime ad aderire Basilicata, Lazio, Lombardia (con il portale pagamenti online), Piemonte, Liguria e Puglia. Tra esse la Basilicata è la prima regione del Sud con ca 10 servizi (pagamenti online, consultazione e compilazioni istanze).

Tra gli ultimi comuni che hanno aderito ha SPID il Comune di Roma, da dicembre 2016, con tutti i suoi servizi online (circa 60 servizi, tra cui pagamenti online, servizi anagrafici, scolastici, tributari). Di recente hanno aderito a SPID anche il Comune di Trento (e l’intera provincia autonoma) e il Comune di Bologna per l’accesso alla piattaforma “Iperbole 2020”.

Hanno aderito a SPID anche comuni medio/grandi tra cui Verona, Firenze, Livorno, Pisa, Venezia, Empoli, Massa Carrara, Modena, Bari (e circa altri 25 comuni della provincia) e Lecce.

Le Amministrazioni centrali: INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Equitalia, Guardia di Finanza, AgCom, Miur (carta del docente, iscrizioni online), Mef (NoiPA), la Camera dei deputati, tutte le Camere di Commercio, alcune Università.

La diffusione è stata promossa anche con la creazione di servizi ai quali si accede solo tramite SPID: 18App, il bonus cultura destinato ai nati nel ‘98 (confermato anche per i nati nel ’99); e Carta del docente, per l’aggiornamento professionale.

Oltre al lavoro quotidiano di back end, AgID ha promosso campagne di comunicazione dedicate; come ad es. ad un anno dal lancio di SPID, la campagna social #SPIDweek coinvolgendo sinergicamente le PA nell’attività diffusione di contenuti informativi, infografiche e video informativi.

Il dialogo, diretto e trasparente, è promosso e alimentato anche con la community Facebook, i canali social di AgID e il sito www.spid.gov.it.

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
INIZIATIVA: SANITA’ DIGITALE, SE I SERVIZI FUNZIONANO I CITTADINI LI USANO

TreC (Cartella Clinica del Cittadino) è una piattaforma elettronica che consente, ai cittadini residenti o domiciliati nella Provincia Autonoma di Trento, di consultare online tutta la propria documentazione sanitaria (referti, ricette farmaceutiche e specialistiche, prenotazioni, vaccinazioni ecc.) e di tenere un diario della propria salute.

Attraverso TreC è possibile accedere a servizi online messi a disposizione del servizio sanitario come il cambio del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta o di pagare on-line i referti attraverso carta di credito o tramite domiciliazione bancaria evitando l’accesso agli sportelli.

Grazie al progetto TreC – Cartella Clinica del Cittadino il cittadino ha la possibilità di tenere traccia di dati e osservazioni personali relative alla propria salute e cura, comunicare e scambiare queste informazioni con gli operatori sanitari e accedere a servizi online tramite l’utilizzo di nuovi strumenti e tecnologie. La piattaforma consente inoltre di tenere traccia della propria storia clinica personale e familiare e dei farmaci utilizzati.

In TreC sono inoltre implementate applicazioni di monitoraggio remoto per la gestione di pazienti con malattie croniche (diabete, asma infantile, scompenso cardiaco, ipertensione).

AZIENDA ULSS 9 SCALIGERA
INIZIATIVA: INTERAZIONE COOPERATIVA DI CITTADINI E AZIENDE NEI PROCESSI AMMINISTRATIVI E ASSISTENZIALI

Sono stati resi disponibili, attraverso il portale aziendale, alcuni “moduli interattivi” che corrispondono ad una parte delle istanze che i cittadini possono rivolgere all’ULSS 9 Scaligera. Si tratta di moduli in formato pdf che, attraverso l’utilizzo di Acrobat Reader (eventualmente scaricabile gratuitamente dal portale aziendale), possono essere compilati dal cittadino dal pc “di casa” ed inviati all’ULSS 9 per attivare, in modo totalmente automatico e de materializzato, il procedimento relativo all’istanza inoltrata. Questi “moduli” consentono una compilazione “guidata” (con tutti i possibili controlli formali e sostanziali delle informazioni inserite come se si trattasse di una procedura informatica) ed anche l’accesso alle banche dati dell’ULSS 9 per semplificare la compilazione; il cittadino può interrompere la compilazione, salvando il pdf sul proprio pc, e riprenderla in momenti successivi quante volte desidera. Quando il modulo è completamente e correttamente compilato il cittadino può spedirlo, cliccando semplicemente su un “pulsante” (contenuto all’interno del pdf). I moduli consentono anche di allegare eventuali altri documenti (in qualunque formato elettronico). Per l’autenticazione del cittadino è possibile sia richiedere di allegare copia del documento di identità, sia richiedere la firma digitale. Ovviamente i moduli sono inviabili a qualunque ora di qualunque giorno.

L’esempio più significativo, tra quelli già attivati a regime, è quello del rinnovo delle cosiddette “patenti speciali”, ovvero quelle che richiedono (per legge) il coinvolgimento di un’apposita commissione sanitaria, Commissione Medica Locale Patenti di Guida, per la valutazione dell’idoneità alla guida di particolari tipologie di utenti; i cittadini che necessitano di questo procedimento sono oltre 10.000/anno (per la provincia di Verona).

Alla ricezione dell’istanza il sistema informatico dell’ULSS 9 esegue le seguenti elaborazioni (in tempo reale ed in modo completamente automatizzato, ovvero senza alcun intervento di operatori):

• verifica il pdf ricevuto per escludere che sia, in qualsiasi modo, contraffatto e/o “pericoloso”

• conferma al cittadino, sulla pagina del modulo inviato, il corretto invio al sistema

• protocolla l’istanza pervenuta, attestando così data ed ora di ricevimento

• trasferisce le informazioni compilate dal cittadino alla procedura informatica che gestisce le attività della Commissione, aprendo e registrando la “pratica” e “prenotando” l’accesso alla Commissione stessa

• invia al cittadino (all’indirizzo mail che ha inserito in fase di compilazione del modulo) la conferma del corretto avvio della pratica, con gli estremi di protocollazione, il codice identificativo della pratica assegnatagli e la data presunta dell’appuntamento.

Pur essendo elevata la percentuale di cittadini anziani interessati da questo tipo di procedimento, nel 2015 le pratiche attivate secondo la modalità sopra descritta sono state 7.544 (su un totale di 11.534), ovvero oltre il 65%. Dal 2016 i moduli interattivi sono compilabili anche da mobile.


COMUNE DI BARI
INIZIATIVA: BRAND GNU

Brand Gnu (http://brandgnu.comune.bari.it) è il progetto di trashware inclusivo, ecologico e aperto promosso dal Comune di Bari – Ripartizione Innovazione Tecnologica, Sistemi Informativi e TLC – per dare una “seconda vita” all’hardware costantemente dismesso dall’Amministrazione. Il progetto punta al recupero, la rigenerazione e riutilizzo di tale materiale, perseguendo un insieme di vantaggi in favore della comunità.

Il nome Brand Gnu sfrutta un gioco di parole, tra la sigla GNU, che individua un sistema operativo distribuito come software libero, e l’assonante inglese “Brand New”, ossia “nuovo di zecca”.

Sulle “nuove” macchine, ri-assemblate da dispositivi funzionanti ma dismessi, è installato software open source, privo di costi di licenze, che permette all’utente di svolgere operazioni di produttività individuale, navigazione su Internet, posta elettronica, accesso a contenuti multimediali ecc.

Le macchine rigenerate sono riconsegnate gratuitamente a enti e associazioni, che le mettono a disposizione della cittadinanza, prevedendo una formazione sul luogo. L’obiettivo è ridurre il digital divide, favorendo l’alfabetizzazione informatica, con lo sviluppo di competenze digitali di base, dando anche un contributo ecologico e sociale con la riduzione di rifiuti elettronici (RAEE) e dei costi di smaltimento a carico della collettività.

Nel primo quadriennio (2012-16) sono stati ritirati presso i vari uffici del Comune di Bari 532 PC, rigenerando 230 macchine, consegnate ad una ventina di enti e associazioni no profit operanti su tutto il territorio comunale, sulla base di specifici progetti da questi presentati e selezionati, tesi alla formazione di analfabeti digitali o in generale di categorie sociali svantaggiate. Di questi, 210 sono stati donati ai discenti al termine del periodo formativo.

Nel triennio 2017-2020 si procederà alla rigenerazione di altri 500 PC, favorendo la relazione con i Cittadini attraverso uno sportello telematico che aiuti gli utenti nel percorso di apprendimento e ampli la rete di contatti e di potenziali realtà interessate all’iniziativa, per aumentare l’interazione tra Cittadinanza, Amministrazione e Terzo Settore. Per la consegna dei PC saranno organizzati degli eventi semestrali che coinvolgeranno, oltre agli utenti finali, le istituzioni ed esperti di innovazione

sociale, digitale e tecnologica con lo scopo di accrescere la percezione della cittadinanza sulle potenzialità delle nuove tecnologie. Saranno impiegati strumenti di gamification, per stimolare e motivare l’apprendimento e la partecipazione da parte dei cittadini. Sarà inoltre rilasciata la PATENTE DI CITTADINO DIGITALE che, tramite un miniquiz on-line, darà un attestato virtuale che certifichi le proprie competenze nel mondo dell’innovazione e dei servizi diigtali erogati dalla propria Amministrazione.

Infine sui PC rigenerati saranno rese disponibili delle videoguide sull’utilizzo del PC stesso, nonché dei servizi digitali rilasciati dal Comune di Bari, con l’obiettivo di rendere efficaci le soluzioni innovative introdotte dall’Ente, ed aiutare la cittadinanza nel processo di semplificazione verso la propria pubblica amministrazione.

COMUNE DI FISCAGLIA
INIZIATIVA: FUSIONE= AMMINISTRAZIONE APERTA

Il Comune di Fiscaglia è nato il 01/01/2014 a seguito della fusione dei preesistenti Comuni di Massa Fiscaglia, Migliarino e Migliaro. Il processo di informatizzazione è stato di particolare rilevanza sia dal punto di vista interno (flusso documentale, firma digitale, competenze digitali dei dipendenti) che di apertura all’accessibilità dal punto di vista dei cittadini/utenti.

A) parte interna all’Amministrazione:

– Informatizzazione e dematerializzazione dei flussi documentali all’interno dell’Ente ed attivazione del processo di conservazione sostitutiva;

– Formazione al personale e sensibilizzazione alla dematerializzazione ed alla produzione di dati aperti;

– Completa autonomia nella pubblicazione dei contenuti, per ogni ufficio, nelle sezioni di “Amministrazione Trasparente”;

– Completa gestione del workflow relativo alla gestione presenze del personale.

B) Interazione diretta con la cittadinanza:

– “FiscagliApp”, applicazione per dispositivi mobili in grado di offrire news ed informazioni del Comune in tempo reale, con l’ausilio di notifiche push e modulo di segnalazione. Il lancio dell’applicazione è partito in data 09/02/2016, ed attualmente ha registrato, alla data odierna, più di 3200 download.

– L’utilizzo di un canale di pagamento “PayER”, collegato alla piattaforma “PagoPA”, il quale consente ai cittadini di pagare on-line comodamente da casa con diversi strumenti di pagamento gli oneri relativi alla fruizione di tutti i servizi Comunali (rette, contravvenzioni, oneri SUAP, oneri SUE, refezione scolastica, ecc.).

– L’utilizzo di una piattaforma di gestione completamente informatizzata della refezione scolastica, che consente ai genitori, accedendo ad area privata con credenziali, di gestire in piena autonomia la refezione dei propri figli: iscrizione online, pagamenti, pasti, menù del giorno, assenze, attraverso piattaforma web ed un’apposita app per smartphone. Attivata anche la possibilità di pagamento tramite terminali POS installati presso ciascuna sede Comunale. Il genitore può inoltre segnalare l’assenza del figlio attraverso più modalità: smartphone, squillo telefonico ed interfaccia web.

– L’implementazione di un portale Open Data (http://opendata.comune.fiscaglia.fe.it), nel quale andranno caricate le principali tipologie di dati aperti del Comune. Il portale è nato da poco, ed il Comune di Fiscaglia è uno dei pochi Comuni medio-piccoli del territorio ad essersi dotato di tale tipologia di portale, con un progetto open data ben definito. E’ in atto anche l’integrazione del portale con la piattaforma regionale dei dati aperti;

– L’adesione del Comune alle comunità virtuali regionali: gruppi di discussione periodici promossi dall’AdER (Agenda Digitale Emilia-Romagna) nei quali vengono trattati temi importanti riguardanti la digitalizzazione. Il Comune ha aderito alla Comunità tematica “Servizi online per le imprese”.

COMUNE DI LECCE
INIZIATIVA: INVESTIRE SULL’INTELLIGENZA DIFFUSA DIGITALE

Il Comune di Lecce attraverso l’iniziativa ‘Investire sull’intelligenza diffusa digitale’ ha realizzato una serie di attività finalizzate all’innovazione della filiera educativa e degli ambienti di apprendimento della scuola e della formazione professionale con il supporto dei paradigmi dell’innovazione (Open Innovation, Open Gov, Open Data, Cloud computing), delle tecnologie innovative, di modelli pedagogici e didattici. L’obiettivo è facilitare il trasferimento di nuove conoscenze e competenze e l’utilizzo sempre maggiore e consapevole di strumenti e linguaggi di ultima generazione, potenziando l’infrastruttura tecnologica, semplificando l’accesso ai servizi pubblici e favorendo l’uso delle tecnologie, laddove possibile, consentendo così di far esercitare i diritti di cittadinanza digitale. Attraverso l’adesione alla fase sperimentale del progetto di ricerca EDOC@WORK3.0 “Education&Work On Cloud”,finanziato dal PON MIUR “SmartCities & Communities & Social Innovation”, l’Ente ha sottoscritto un protocollo d’Intesa con Hewlett Packard Enterprise Services Italia, capofila del progetto. Una delle iniziative progettuali ha visto il coinvolgimento dei volontari dell’Associazione Coderdojo Lecce che ha permesso di realizzare a livello scolastico 10 Coderdojo, incontri ludici di coding che hanno coinvolto più di 1000 bambini provenienti dalle scuole primarie e secondarie di I° grado leccesi,nonché 80 insegnanti di diverse discipline,che sono stati sensibilizzati al coding e all’utilizzo dei software ludici in incontri propedeutici a quelli con i relativi studenti.Le scuole sono state dotate di un kit di materiale e di strumentazione tecnologica. Per facilitare l’inserimento e l’utilizzo di dispositivi elettronici in rete a supporto della didattica è stata realizzata l’installazione di 49 hotspot wi-fi sui tetti delle scuole leccesi, estendendo così la copertura della già esistente rete Wi-Fi “Lecce Città Wireless”.Un ulteriore intervento ha riguardato invece,il rilascio di 1750 certificazioni digitali a giovani 16 – 30 anni e a soggetti senza stabile occupazione,per formare la futura comunità digitale.Sono state realizzate anche iniziative complementari come lo “Scratch day per la Protezione Civile”,laboratorio coderdojo del Consiglio Comunale dei ragazzi,esperienza nel mondo del coding e dell’apprendimento del pensiero computazionale per ragazzi della scuola primaria e secondaria.In tale sede i ragazzi hanno anche presentato un progetto digitale per la promozione, descrizione e diffusione degli argomenti relativi al Piano di Protezione civile. Con l’obiettivo di rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale di cittadini e imprese, il progetto “SalentoGov”,finanziato a valere sul P.O. FESR 2007-2013,ha consentito di realizzare un intervento di innovazione per l’abilitazione di servizi digitali per i cittadini ed imprese, erogati da 31 Comuni appartenenti all’Area Vasta e accessibili attraverso un’unica piattaforma e con un’autenticazione, da effettuarsi a mezzo di credenziali già rilasciate dal Comune di Lecce o con un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale). Attraverso il portale dedicato www.areavastalecce.it, si può avviare online un’istanza e verificarne, sempre online, lo stato di avanzamento. “SalentoGov” rappresenta una rivoluzione digitale in quanto consente di razionalizzare, semplificare e digitalizzare i procedimenti amministrativi, consentendo un accesso semplificato e multicanale.

COMUNE DI MASSAROSA
INIZIATIVA: CI.DI.CA. CITTADINANZA DIGITALE CONSAPEVOLE E ATTIVA

Cì.Dì.C.A è un ecosistema digitale integrato di relazioni, in grado di dialogare con un singolo cittadino o con cluster omogenei, potendo definire il canale/i di comunicazione e usare, per ognuno di essi, una semantica e una modalità differente. Il Sistema permette agli Operatori del Comune di Massarosa di conoscere in maniera approfondita il proprio interlocutore potendo consultare il profilo relazionale del cittadino (che ha espresso una serie di preferenze di interesse) e tutta la storicizzazione delle sue comunicazioni con l’Ente, tutto lo storico delle sue istanze/segnalazioni/richieste.

Il risultato è quindi di poter disporre di una “Mappa del Bisogno” dinamica e continuamente aggiornata, capace di definire criticità e punti di forza nella gestione della “res publica” e utile a definire priorità sia di intervento sia di programmazione economica anche utilizzando strumenti di consultazione / discussione / votazione on line. I risultati delle interazioni con i cittadini e delle espressioni di voto saranno opportunamente processati anche grazie al backoffice della piattaforma, ovvero della capacità di dialogo e collaborazione all’interno dell’Ente, tra ufficio e ufficio, per meglio condividere le informazioni e agevolare la relazione con i cittadini. Il primo passo verso un’apertura tecnologica è stata con l’istituzione degli Stati Generali della Scuola, il lavoro di dibattito e condivisione si è potuto avvalere della rendicontazione sistematica e della messa in rete di tutti i partecipanti. A questo è seguito il Menù Condiviso, ovvero la possibilità per i genitori di scegliere un menù da mettere in tavola per i propri figli.

Attraverso l’uso della App CityUser.it è stato rilevato un notevole aumento in termini di visite e partecipazioni agli eventi sul nostro territorio. In futuro, la piattaforma relazionale integrerà contemporaneamente tre realtà: URP avanzato; Lavori Pubblici; Protezione Civile. Dove l’Urp avanzato è un’intera amministrazione comunale che “apre i propri uffici” per dialogare supportando lo “sportello “ in termini di ottimizzazione di tempi e risorse.

Un Rapporto totalmente bidirezionale e che prevede con la funzione “Filo Diretto” (come già avvenuto) anche consultazioni dirette per orientare le scelte dell’amministrazione. Accedendo al frontend, il cittadino potrà registrarsi al servizio, alla cancellazione, alla modifica dei propri dati di contatto e, soprattutto, del proprio Profilo Relazionale, ovvero degli “argomenti e ambiti di interesse”, consentendo di avere una immagine dinamica della società e non un censimento statico. Il cittadino può rispondere a sondaggi anonimi, ricevere newsletter, condividere file e inoltrare segnalazione allegando la propria POSIZIONE o la posizione del “problema” individuato (georeferenzazione), sia che operi da smartphone, sia da pc. La piattaforma è integrata con Maps. Il cittadino potrà allegare alla propria segnalazione documenti e foto. La segnalazione del cittadino è sempre riapribile dallo stesso in qualsiasi momento (sia da pc sia da App).. Ogni cittadino ha una scheda anagrafica che contiene una serie di informazioni aggiuntive riguardanti i suoi recapiti e un’area di “Note generiche” visibile a tutti gli operatori con le “caratteristiche” specifiche di quel cittadino. Ogni cittadino registrato porta con sé la propria storia e i propri bisogni, non è mai uno sconosciuto per il Comune di Massarosa e il livello di percezione della qualità e fiducia è in continua crescita.

REGIONE MOLISE
INIZIATIVA: QUOTE BIANCHE, ANCHE NOI SIAMO VOTABILI

La maggioranza delle persone con disabilità intellettiva non esercita il proprio diritto di voto per mancanza di informazione, consapevolezza ed educazione al voto delle stesse persone con disabilità intellettiva, scarsa consapevolezza dei loro familiari, amici e operatori di riferimento dei loro stessi diritti di capacità. Mancano inoltre interventi per facilitare l’esercizio del diritto di voto da parte delle pubbliche istituzioni.

La Regione ha così pensato di organizzare dei corsi dedicati, collaborando con le associazioni che sul territorio si occupano di questo tipo di Disabilità. Il progetto, iniziato nel 2016, è stato implementato con la creazione della piattaforma online “Quote Bianche”. Una piattaforma di E-learning gratuita (collegata a un’app per smartphone e tablet Android) su cui vengono organizzate lezioni virtuali di educazione civica e di diritto Pubblico. L’obiettivo, come per le lezioni “in classe”, è quello di tradurre i programmi politici in un linguaggio ad alta comprensibilità, seguendo le Regole di Easy Reading condivise a livello internazionale e di avvicinare così i disabili all’esercizio dell’elettorato attivo. Per questa iniziativa la Regione ha coinvolto le Istituzioni, l’Università del Molise, in particolare la Facoltà di Giurisprudenza, e le Prefetture, in modo tale che Amministratori, professori di diritto e funzionari potessero spiegare la materia in maniera semplificata. La piattaforma a breve sarà dotata anche di una chat che consentirà ai ragazzi (sono principalmente i giovani infatti a usufruire di questa piattaforma e sono proprio loro ad aver richiesto uno spazio “social”) di confrontarsi all’interno di forum tematici per esprimere le loro opinioni e per rafforzare il percorso didattico in corso. Questa chat, come ogni funzione del sito, sarà strettamente controllata per garantire la privacy e per impedire qualsiasi tipo di “invasione” scorretta dall’esterno.

La Regione sta inoltre inserendo nel percorso strumenti per la realtà aumentata, utili a simulare lo scenario di un seggio elettorale e l’azione di voto. Un esercizio importante se si considera che la persona portatrice di disabilità dovrà votare da sola. La legge non prevede infatti, a meno di gravi limitazioni fisiche, che l’operazione di voto venga espletata con il supporto di un caregiver. Il progetto per il momento coinvolge quaranta persone sul territorio, principalmente portatrici di sindrome di Down, ma si pone l’obiettivo di ampliare il suo raggio d’azione e di coinvolgere anche soggetti con altri tipi di disabilità intellettive.

REGIONE PUGLIA
INIZIATIVA: PUGLIA SALUTE

Il Portale PugliaSalute è il sistema di accesso unico ai servizi del Sistema Sanitario della regione Puglia: informazioni, servizi di comunicazione e servizi online sono disponibili su un’unica piattaforma (www.salute.puglia.it) che ospita oltre al sito tematico sulla salute della regione anche i siti istituzionali delle 6 ASL, delle 2 Aziende Ospedaliere Universitarie e dei 2 I.R.C.S.S pubblici della regione, oltre a 5 tra enti e organismi regionali. Le informazioni sono gestite da una Redazione distribuita: ogni azienda/ente gestisce i contenuti del proprio sito istituzionale e coopera con le altre mediante il Responsabile del Procedimento di Pubblicazione (RPP), dirigente dell’Ufficio Relazioni col Pubblico. I 16 RPP costituiscono la Redazione Regionale che ha partecipato alla progettazione del Portale e sistematicamente condivide le scelte necessarie all’evoluzione dello stesso. Le informazioni, acquisite mediante integrazione con i Sistemi Informativi regionali, sono integrate dai singoli redattori, operatori della PA, mediante una piattaforma di Content Management System, per la gestione diretta delle informazioni pubblicate. Il Portale rende disponibili servizi di comunicazione con i cittadini (richieste e segnalazioni), di valutazione dei servizi e consente l’accesso a tutti i servizi online del Sistema sanitario regionale, mediante cooperazione applicativa con i Sistemi informativi regionali e aziendali: prenotazione di prestazioni, disdetta e pagamento del ticket attivazione e accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico accesso alle informazioni sulle vaccinazioni effettuate e da effettuare accesso ai referti scelta e revoca del medico e pediatra, visura delle proprie esenzioni e delle prestazioni a cui si ha diritto, stampa del Libretto sanitario ricerca delle farmacie di turno, continuità assistenziale, pronto soccorso con il supporto della georeferenziazione e la possibilità di conoscere in tempo reale la situazione dei vari pronto soccorso, (pazienti in attesa e tempi di attesa per codice).

accesso al saldo disponibile per i fruitori del Buono Dematerializzato per Celiachia servizi della medicina dello Sport (richiesta visite, gestione albo medici sportivi).

L’accesso ai servizi online avviene mediante credenziali SPID e IdP (Identity provider regionale, attivato in regione prima dell’avvio di SPID). PugliaSalute è anche un APP per un accesso più rapido ai servizi in mobilità. La georeferenziazione di tutte le strutture sanitarie, le informazioni su farmacia aperte, continuità assistenziale, il punto di primo soccorso più vicino e i tempi di attesa per codice, sono servizi utili per i cittadini pugliesi e per quanti per lavoro o turismo visitano la nostra regione. L’APP consente anche di prenotare, disdire e pagare il ticket, accedere alle news della propria ASL o regionali, consultare il credito residuo per i buoni dematerializzati per celiachia. Nel primo trimestre 2017: oltre 500.000 utenti unici per circa 4.500.000 pagine visitate, oltre 15.000 servizi online (prenotazioni, disdette, pagamenti, attivazioni del FSE, …).


REGIONE UMBRIA
INIZIATIVA: PEOSCHOOL

Il progetto PEOSchool si inserisce nell’attività di educazione alla cittadinanza dell’Assemblea legislativa umbra con l’obiettivo di dar voce ai giovani, in conformità a quanto prescritto dallo Statuto regionale sulla partecipazione dei giovani alla vita della comunità regionale e dalla legge n. 1 del 2016 che ne promuove il coinvolgimento nei processi decisionali attraverso progetti di e-democracy, open-government e open data.

Con PEOSchool la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale, consentendo agli studenti di conoscere, discutere e proporre proprie osservazioni sugli atti europei esaminati dall’Assemblea legislativa umbra, interagendo con studenti del proprio e/o di altri Istituti e contribuendo al processo di formazione del diritto europeo.

PEOSchool è una piattaforma software libera ideata per le scuole, progettata per ottimizzare i processi decisionali, liberamente accessibile da pc, tablet e smart-phone, messa a disposizione delle Istituzioni scolastiche di secondo grado della regione, per consentire agli studenti di discutere e prendere decisioni in modo produttivo secondo i principi della democrazia diretta e partecipativa, sviluppando competenza e creatività digitale.

Non si tratta di un social network o di un forum, ma di una piattaforma di confronto, che si basa sulla trasparenza, sviluppa e auspica l’utilizzo dell’intelligenza collettiva, mira a educare gli studenti a discutere in modo rispettoso e democratico per trovare soluzioni condivise, responsabilizzando il giovane cittadino ad una partecipazione attenta ed attiva alla vita civica.

La struttura di PEOSchool è molto flessibile: la piattaforma può essere personalizzata per adattarla a esigenze particolari, modificando l’organizzazione delle aree geografiche e/o delle aree tematiche al loro interno ed attivando tavoli tematici. Al momento sono previste 4 aree geografiche (Mondo > Europa > Italia > Umbria) e diverse aree tematiche riconducibili alle competenze delle tre Commissioni consiliari permanenti.

Il progetto prevede l’inserimento, nell’area tematica della piattaforma dedicata all’Assemblea in Europa, di alcune delle proposte, “legislative e non”, trasmesse dalla Commissione europea e sulle quali i parlamenti regionali hanno la possibilità di formulare proprie osservazioni.

Iscrivendosi a Peo School gli studenti umbri hanno la possibilità di conoscere, discutere e proporre proprie considerazioni sulle proposte di atto europeo che l’Assemblea legislativa esaminerà, per valutarne l’impatto sull’ordinamento regionale ed esprimere la posizione dell’Umbria a riguardo.

Gli studenti dei singoli istituti, in rete con gli studenti di altri istituti, inseriscono le loro proposte e le votano con il metodo Schultze. Non essendo prevista alcuna intermediazione umana, le discussioni vengono regolate da tempistiche e quorum stabiliti a monte: ciò educa gli utilizzatori della piattaforma all’autoregolametazione.

Le osservazioni più condivise diventano il contributo dei giovani alle diverse tematiche europeee affrontate dalla I Commissione consiliare, che l’Assemblea legislativa con questo progetto rende trasparenti e accessibili al mondo della scuola, aprendo a nuovi percorsi di partecipazione.

Ogni iscritto a PEOSchool può inoltre sottoporre un argomento di suo interesse da discutere nella piattaforma, ciò ne consente anche un utilizzo extrascolastico, con finalità di socializzazione e confronto.

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