I dati a pubblicazione obbligatoria ancora vigenti e quelli introdotti dal FOIA

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I dati a pubblicazione obbligatoria, previsti dal previgente D.lgs. 33/2013, oggetto di correzioni dal FOIA, da un lato sono stati in parte abrogati, dall’altro sono stati integrati di ulteriori adempimenti. L’autore fa il punto della situazione sugli obblighi informativi abrogati e introdotti con l’integrazione

3 Novembre 2016

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Francesco Addante*

Il nuovo decreto trasparenza, così come modificato dal D.lgs 97/2016, dispiegherà effettivamente tutta la sua efficacia il 23 dicembre p.v., tuttavia, in attesa che le linee guida dell’ANAC (secondo OGP a Novembre) risolvano le ampie e generiche eccezioni, le P.A. devono, già dal 23 giugno scorso, assolvere ai loro obblighi informativi in riscontro alle istanze di accesso civico che i cittadini possono, sin da subito (in realtà già da quattro mesi), inoltrare alla loro attenzione.

Limiti alle istanze, quelli sanciti dalla recente normazione, che dalla lettura dell’art. 46, sembrano riguardare non solo gli ulteriori dati rispetto alla previgente disciplina. Questione di cui verremmo a conoscenza solo a Natale, tanto che l’ANAC, in questo periodo transitorio, (ad eccezione dei dati relativi agli Enti pubblici vigilati, controllati e partecipate, e ai Titolari di incarichi politici e dirigenziali da subito operativi) vigilerà solo sugli obblighi di trasparenza non modificati, mentre sui nuovi obblighi e su quelli oggetto di modifica interverrà nella fase immediatamente successiva al termine del periodo di adeguamento.

I dati a pubblicazione obbligatoria, previsti dal previgente D.lgs. 33/2013, oggetto di correzioni dal FOIA, da un lato sono stati in parte abrogati, dall’altro sono stati integrati di ulteriori adempimenti.

Da un conteggio sommario, sono 18 quelli soppressi e 14 quelli aggiunti, modificati e integrati, ossia, 7% rispetto a 5,5% rispetto ad un totale calcolato su 256 elementi, in riferimento a tutte le tipologie di P.A. interessate (quindi incluse, ad esempio, le Partecipate, le Aziende sanitarie ed ospedaliere e gli Enti locali anziché solo i Ministeri), così come rilevati dalla delibera Civit n. 50/2013 che ha esteso gli adempimenti informativi rispetto a quelli indicati dallo schema dell’All.A del previgente decreto trasparenza.

Detto così sembra che le riduzioni apportate dal FOIA ai dati a pubblicazione obbligatoria, tra aggiunti e abrogati, siano solo del 1,5%, se non si analizzasse il “peso” di ciascuno.

Infatti, tra gli obblighi più rilevanti soppressi, è importante citare:

  • Risorse umane negli uffici,
  • Personale non a tempo indeterminato,
  • Incarichi gratuiti,
  • Concorsi, spese degli espletati nel corso dell’ultimo triennio,
  • Benessere organizzativo dei dipendenti,
  • Autorizzazioni e concessioni: informazioni dettagliate, tra cui la spesa,
  • Tempi procedimentali: il monitoraggio periodico concernente il loro rispetto (nonostante occorra ancora rendere note le tipologie),
  • Controlli sulle imprese: tipologie e relativi adempimenti,
  • Sovvenzioni, contributi e sussidi: l’omissione della pubblicazione non comporta più la responsabilità amministrativa, patrimoniale e contabile del dirigente per l’indebita attribuzione,
  • Costi e Tempi di erogazione dei servizi: tempi medi, di attesa, e costi effettivamente sostenuti,
  • Poteri autorizzatori, concessori o certificatori: disposizioni per la regolazione e oneri informativi conseguenti (nonostante occorra ancora rendere evidente lo scadenzario dei nuovi obblighi amministrativi introdotti),
  • Customer satisfaction: risultati delle indagini,
  • Accesso alle banche dati: modalità per l’interoperabilità tra le P.A., per l’acquisizione d’ufficio , nonché per lo svolgimento dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive, tutte attività occorrenti a consentire l’effettiva decertificazione,
  • Piani urbanistici: schemi di provvedimento e allegati tecnici,
  • Provvedimenti straordinari per le emergenze: forme di consultazione ai procedimenti di adozione.

Un grave indebolimento della trasparenza che fu manifestata sul testo preliminare con dei rilievi che non furono presi in considerazione in fase di approvazione del testo definitivo.

Tuttavia, rilevanti sono anche gli obblighi informativi aggiunti e integrati/modificati, tra i quali è interessante citare:

  • Atti di carattere normativo e amministrativo generale: l’estensione riguarda ogni atto previsto dalla legge o comunque adottato, ivi inclusi le misure anticorruzione, i documenti di programmazione strategico-gestionale e gli atti degli Organismi Indipendenti di Valutazione OIV, compresi, per quest’ultimi, i dati relativi ai controlli sull’organizzazione e sull’attività dell’Amministrazione (e non solo le attestazioni sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione, i nominativi ed i curricula dei componenti),
  • Controlli sull’organizzazione e sull’attività dell’amministrazione: si precisano il bilancio di previsione o il budget, le relative variazioni e il conto consuntivo o il bilancio di esercizio, nonché tutti i rilievi ancorché non recepiti della Corte dei conti,
  • Accesso per fini scientifici ai dati elementari raccolti per finalità statistiche,
  • l’estensione dell’obbligo di pubblicazione, in particolare, del patrimonio complessivo e del reddito ai titolari di incarichi dirigenziali i quali dovranno rendere noti anche gli emolumenti complessivi percepiti a carico della finanza pubblica,
  • Incarichi di collaborazione, consulenza o professionali, arbitrali, anche per le società controllate. L’omissione o incompleta pubblicazione comporta l’irrogazione di una sanzione pari alla somma corrisposta, così come già avveniva per le altre P.A.,
  • Amministratori giudiziari: pubblicazione degli esperti in un apposito Albo istituito presso il Ministero della Giustizia. Valgono gli stessi adempimenti per l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata,
  • Concorsi: devono essere resi noti i criteri di valutazione della Commissione e le tracce delle prove scritte,
  • Performance: in sostituzione dell’entità del premio mediamente conseguibile devono essere resi evidenti i criteri definiti nei sistemi di misurazione e valutazione per l’assegnazione del trattamento accessorio,
  • Enti pubblici vigilati, privati in controllo pubblico, società private partecipate: devono essere pubblicati anche i provvedimenti in materia di costituzione, acquisto, gestione, alienazione, quotazione e razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche,
  • Beni immobili e la gestione del patrimonio: si pubblicano anche quelli detenuti,
  • Carta dei servizi: la devono pubblicare anche i gestori dei pubblici servizi, assieme ai costi contabilizzati e il relativo andamento nel tempo, così come deve avvenire per le P.A.,
  • Tempi medi di pagamento: l’indicatore si estende alle prestazioni professionali nonché all’ammontare complessivo dei debiti e al numero delle imprese creditrici,
  • Trasparenza del S.S.N.: deve essere possibile consultare, in forma aggregata, per tipologia di SPESA, ambito temporale e beneficiario, tutti i pagamenti effettuati.
    Devono essere resi evidenti i criteri di formazione delle liste di attesa da parte dei soggetti pubblici e privati.
    L’obbligo di pubblicazione circa gli incarichi di consulenza, estendendosi a tutta la dirigenza sanitaria, riguarda anche i responsabili delle strutture semplici.

Ecco la tabella che elenca, sinteticamente, i dati che non devono essere più pubblicati e quelli che, invece, in aggiunta, devono essere evidenti nella sezione Amministrazione Trasparente dei siti web istituzionali. A seguire, l’elenco degli obblighi informativi previsti dal D.lgs. 50/2016, in materia di Trasparenza, in una sorta di rinvio e collegamento reciproco con il neo D.lgs.33/2013. Per un maggior dettaglio è possibile consultare l’elenco in cui sono riportati i collegamenti agli articoli normativi di riferimento alla versione modificata coordinata del neo decreto trasparenza con evidenza sul testo previgente delle parti integrate/sostituite e abrogate.

Vi invito a guardare l’infografica sulle timeline 2013/2017

*Laureato in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, divulga per passione studi e notizie su PA digitale, Trasparenza e Anticorruzione @addantefrancsco

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