Il Libro Bianco sull’innovazione della PA

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Un’agenda condivisa per l’innovazione della PA, costruita attraverso un processo partecipativo di advocacy durato un intero anno: questo è il Libro Bianco sull’innovazione della PA, consegnato oggi al Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno nel corso di un evento pubblico di presentazione del documento a Palazzo Vidoni. Obiettivo del documento, condividere un percorso capace di valorizzare i processi di innovazione avviati nel corso degli ultimi anni ed individuare il metodo migliore per aggiungerne di nuovi

29 Novembre 2018

Un’agenda condivisa per l’innovazione della PA, costruita attraverso un processo partecipativo di advocacy durato un intero anno: questo è il Libro Bianco sull’innovazione della PA, consegnato oggi al Ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno nel corso di un evento pubblico di presentazione del documento a Palazzo Vidoni. Obiettivo del documento, condividere un percorso capace di valorizzare i processi di innovazione avviati nel corso degli ultimi anni ed individuare il metodo migliore per aggiungerne di nuovi.Il Libro bianco è il frutto di un percorso è avviato all’inizio del 2018 con una prima fase di ascolto della community di innovatori di FPA, durante la quale sono stati raccolti commenti, riflessioni e suggerimenti rispetto ad alcuni temi di particolare rilevanza strategica. Ne è scaturito un ricco patrimonio di conoscenza, in gran parte condensato nei 60 contributi scritti e nelle 46 videointerviste raccolte nella rubrica “Caro governo: l’innovazione che vorremmo”. L’analisi svolta ha contribuito ad alimentare il ricco programma congressuale della 29° edizione di FORUM PA (Roma, 22-24 maggio 2018). L’intera Manifestazione è stata concepita come un importante momento di confronto, elaborazione e proposizione finalizzato alla redazione di un programma d’innovazione della PA. 16.000 innovatori hanno partecipato agli oltre 250 eventi in programma, 25 dei quali dedicati in maniera specifica alla redazione di una serie di raccomandazioni da sottoporre al nuovo Governo.I risultati emersi sono stati rielaborati da FPA e raccolti in una prima versione del Libro Bianco, rilasciata il 28 giugno 2018 sulla piattaforma ReadTheDocs, e messa in consultazione pubblica fino al 15 settembre. Il documento si è così arricchito di oltre 200 contributi, i più significativi dei quali sono stati integrati nella versione definitiva del documento, consegnata oggi al Ministro dell Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno.
  • Anche nella sua versione definitiva, il Libro Bianco si articola in 4 capitoli: il capitolo introduttivo, intitolato Dall’Open Government all’Open Governance, descrive il cambio di paradigma necessario a favorire il cambiamento e contrastare la burocrazia difensiva all’interno della PA italiana, attraverso il coinvolgimento dei diversi attori pubblici, privati e del non profit nella progettazione e gestione dei servizi avanzati.
  • il capitolo 2, Nuovi processi per la PA abilitante, è dedicato ad alcuni dei principali processi di trasformazione organizzativa attualmente in corso all’interno delle pubbliche amministrazioni, abilitati dall’uso sapiente delle tecnologie digitali: disciplina del pubblico impiego, nuovi modelli organizzativi, partecipazione, trasparenza, comunicazione, gestione documentale e procurement pubblico;
  • il capitolo 3 è dedicato in maniera specifica al processo di Trasformazione digitale della PA, e in particolare allo stato di avanzamento dei più importanti progetti strategici dell’Agenda Digitale italiana e al percorso di attuazione delle principali componenti del Piano triennale per l’informatica nella PA (servizi online, piattaforme abilitanti, interoperabilità, dati pubblici, infrastruttura e cloud,sicurezza informatica);
  • il capitolo 4 è dedicato alle principali Politiche verticali per la sostenibilità, inerenti 5 aree di policy inerenti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) sanciti dall’Agenda 2030 dell’ONU: sanità; lavoro e occupazione; città e territori; energia e ambiente; istruzione e formazione. A ciascun tema corrisponde un paragrafo, che contiene: una sintesi dello scenario attuale; l’indicazione delle principali priorità su cui agire; una lista di raccomandazioni inerenti ciascuna priorità d’azione.
Il Libro bianco contiene un totale di 132 raccomandazioni, che differiscono tra loro in base al diverso livello di “intensità”: è infatti possibile trovare suggerimenti di metodo, indicazioni di principio o vere e proprie proposte operative. Al netto della specificità del tema cui si riferiscono, è possibile individuare alcuni elementi di principio ricorrenti in molte raccomandazioni, emersi trasversalmente rispetto agli ambiti trattati nei singoli capitoli. Ad evidenziare un’esigenza sentita da tutti i componenti della community, a prescindere dal proprio ambito di competenza. Vengono così individuate azioni costanti, che fanno leva sugli elementi fondamentali della collaborazione per abilitare l’innovazione del settore pubblico:
  • meno leggi, più manuali e “cassette degli attrezzi”: le norme ci sono, ciò che manca è “come” fare le cose. Si avverte quindi la necessità di adottare una drastica riduzione della produzione normativa, concentrandosi invece su semplificazione e azioni di accompagnamento, e privilegiando regolamenti e linee guida agli interventi legislativi.
  • promozione delle buone pratiche, attraverso luoghi fisici di confronto (forum nazionali, giornate tematiche) e strumenti di condivisione. Il confronto tra esperienze di successo, infatti, può abilitare la condivisione di risorse e competenze tra enti, anche attraverso forme di riuso/trasferimento delle soluzioni già sviluppate e adottate.
  • rafforzare le competenze e valorizzare i talenti: occorre approvvigionarsi di competenze nuove, e potenziare parallelamente quelle già presenti nella PA, attraverso l’aggiornamento continuo e la valorizzazione del sapere implicito delle persone e delle organizzazioni.
Le prime iniziative avviate del Ministro Bongiorno sembrano aver già colto alcune esigenze espresse dai contributori del Libro bianco, su tutte l’auspicato lancio di una grande campagna di reclutamento di giovani leve e nuove professionalità (raccomandazione 2.1c), un impegno assunto già nei primi mesi di vita del Governo e recentemente confermato dal c.d. Decreto Concretezza, con circa 450mila nuovi ingressi nella Pubblica Amministrazione previsti nel prossimo triennio. A questa si aggiunge anche l’importanza di accelerare il processo di nomina dei responsabili per la transizione al digitale previsti dall’art 17 del CAD (raccomandazione 2.2c), il cui carattere strategico è stato confermato dalla circolare n. 3 del 1° ottobre 2018.La versione definitiva del Libro Bianco è consultabile sulla Piattaforma ReadTheDocs a questo link.

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