Allarme farmaci falsi nel mondo e in Italia pericolo per gli acquisti sul web

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Non solo borse e scarpe. Il mercato del falso allarga sempre di più i propri confini e si consolida stabilmente in un settore nevralgico per il suo peso economico e sociale: quello dei farmaci. Gli esperti avvertono: il fenomeno é segnalato in crescita in tutto il mondo ed è ormai globalizzato. Le ultime stime dell’Oms lo dimostrano: a livello mondiale risulta infatti contraffatto un farmaco su dieci.

19 Giugno 2008

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Letizia Pica

Articolo FPA

Non solo borse e scarpe. Il mercato del falso allarga sempre di più i propri confini e si consolida stabilmente in un settore nevralgico per il suo peso economico e sociale: quello dei farmaci. Gli esperti avvertono: il fenomeno é segnalato in crescita in tutto il mondo ed è ormai globalizzato. Le ultime stime dell’Oms lo dimostrano: a livello mondiale risulta infatti contraffatto un farmaco su dieci. Neanche l’Italia si salva, ma da noi il pericolo viaggia essenzialmente via web: internet è il principale canale, non autorizzato, per l’acquisto di ogni sorta di farmaco, e spopolano quelli illegali.
Per averne la prova basta fare un check alla propria mail: in media prima l’Osservatorio dei farmaci, chi ha una casella di posta riceve ogni settimana almeno tre proposte di acquisto medicine spesso di origine dubbia e proprio per fare il punto sulla situazione ne sulle contromisure per arginare il fenomeno domani dsi riuniranno a Parigi i vertici delal federazione europea delle industrie e associazioni farmaceutiche (Efpia). Ma qual è la situazione italiana? Il fenomeno, afferma il vice presidente di Farmindustria, Emilio Stefanelli, "é preoccupante e si sta allargando anche in Italia, ma da noi non riguarda la distribuzione tradizionale e legale bensì i canali ‘paralleli’, primo tra tutti Internet. Da noi – precisa l’esperto – la distribuzione di farmaci attraverso farmacie e corner è molto controllata, più che in altri Paesi; quindi, il farmaco contraffatto arriva da canali non ammessi, come appunto l’acquisto su internet". Il nodo è dunque intervenire sui canali di distribuzione impropri, come lo è la rete: "Come Farmindustria – sottolinea Stefanelli – stiamo lavorando con il ministero del Welfare per realizzare una tracciatura dei farmaci sempre più precisa per prevenire il fenomeno. Ma è chiaro che è necessario intensificare i controlli delle autorità di polizia per impedire la diffusione dei farmaci da canali non autorizzati.

FONTE: Ansa

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