GARR-X una rete italiana 40 volte più veloce di quella attuale

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by tanakawho

GARR, che gestisce la rete nazionale per la ricerca e l’istruzione ha presentato, il 4 aprile scorso, durante l’incontro “GARR-X, il futuro della Rete”, il suo progetto per il futuro della rete italiana.

18 Aprile 2008

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Tommaso Del Lungo

Articolo FPA
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by tanakawho

GARR, che gestisce la rete nazionale per la ricerca e l’istruzione ha presentato, il 4 aprile scorso, durante l’incontro “GARR-X, il futuro della Rete”, il suo progetto per il futuro della rete italiana.

GARR-X è il progetto per la rete telematica multiservizio di prossima generazione che servirà la comunità italiana della Ricerca e dell’Istruzione. A partire dalla seconda metà del 2009 la nuova rete diverrà operativa e sostituirà progressivamente l’attuale infrastruttura di rete GARR-G offrendo, sin dal primo anno di esercizio, capacità 40 volte maggiori dell’attuale. Un incremento delle prestazioni globali davvero notevole e possibile, soprattutto, grazie all’acquisizione di fibra ottica proprietaria, non solo sulla dorsale, ma anche nell’accesso utente.

La considerazione da cui ha preso origine il progetto è stata, infatti, quella secondo cui il sistema della ricerca non potrà compiere un salto di qualità fino a quando l’utente finale non avrà accesso alle possibilità di larghissima banda offerte dalle dorsali nazionali in fibra ottica, ma sarà costretto a collegarsi alla rete utilizzando linee con capacità limitate. “Ogni altra soluzione – spiega Claudia Battista, direttore della rete GARR e capofila del progetto GARR-X – è soltanto un palliativo per allontanare il momento in cui l’attuale rete, basata solo su IP, non sarà più capace di supportare efficacemente le esigenze degli utenti, e non potrà rispondere in modo proattivo alle loro richieste”. GARR-X, infatti, nasce proprio dalla constatazione del rapido aumento della domanda di banda e di servizi avanzati end-to-end.

Notevole la soddisfazione espressa da Enzo Valente, direttore del GARR e tra i pionieri che portarono la rete in Italia già nei primi anni ‘80: “È più di un anno che i nostri esperti lavorano al progetto. Una volta realizzato, GARR-X porterà una vera e propria rivoluzione, a partire dal fatto che sarà la comunità della Ricerca, attraverso GARR, a controllare direttamente la fibra.” 

GARR-X si propone, grazie a queste innovazioni, come un’evoluta piattaforma per la sperimentazione e la diffusione in Italia di applicazioni avanzate quali Grid Computing, Telemedicina, Apprendimento a Distanza, ma anche accesso e fruizione multimediale a Musei e Biblioteche, e l‘attivazione di servizi di supporto alle Attività Multimediali e al Voice over IP (VoIP). Tutte applicazioni per cui la velocità e la qualità del collegamento sono prerogative fondamentali.
Tuttavia il progetto prevede un programma di sviluppo costruito in simbiosi con le università e le pubbliche amministrazioni locali sia da un punto di vista del finanziamento sia da quello dell’implementazione dell’infrastruttura. All’interno del progetto verranno, infatti, costruite reti campus, metropolitane e regionali, per fare da volano ad un salto qualitativo di tutti i servizi web, compresi quelli legati all’e-Government e quelli di tipo commerciale. GARR-X contribuirà, inoltre, anche al superamento delle differenze territoriali nella disponibilità di servizi e modalità di accesso, fornendo un efficace supporto alle attività di ricerca e formazione su tutto il territorio nazionale concorrendo all’abbattimento del digital divide.

“Le reti che andiamo a realizzare con GARR-X – spiega  Mauro Nanni, responsabile delle reti dell’Istituto Nazionale di Astrofisica – impongono la creazione di infrastrutture che gli operatori di telecomunicazioni potranno utilizzare per fornire servizi anche in zone attualmente non raggiunte dalla larga banda. Inoltre, le dorsali di GARR-X potranno servire Università, Scuole e Biblioteche che saranno collegate alle Reti Metropolitane ed alle Reti Regionali che le pubbliche amministrazioni stanno progettando e realizzando in molte aree del nostro paese“.


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