Cappelli (EY): “Cybersecurity nazionale, ecco gli altri consolidamenti necessari”

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21 Gennaio 2016

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Fabio Cappelli, Ernst & Young

La nascita dell’Agenzia per la Cybersecurity rappresenta un ulteriore segnale positivo e conferma la determinazione del Governo nell’affrontare quello che è diventato un tema ad altissima priorità.

L’Agenzia segue infatti la definizione del Quadro Strategico Nazionale per la sicurezza dello spazio cibernetico e del relativo Piano Nazionale, nonché la Direttiva emanata in Italia il primo agosto 2015 in un contesto che ha visto recentemente la prima approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva sulla cybersecurity in Ue.

Sarebbe quindi opportuna, affinché l’agenzia possa massimizzare la propria utilità, un’effettiva e rapida integrazione con gli organi esistenti in materia di sicurezza nazionale. Nell’attesa che ne siano chiaramente definite le direttrici di intervento, si auspica che l’Agenzia possa svolgere un efficace ruolo di indirizzo sia verso il settore pubblico che quello privato, ispirando interventi normativi, e contribuendo ad aumentare la consapevolezza delle nuove insidie che la rapida espansione del mondo digitale comporta.

Si manifesta inoltre la costante necessità di consolidamento della cooperazione internazionale: la progressiva estensione dell’ecosistema da proteggere è un tema fortemente correlato alla sicurezza cibernetica. Infatti, in questa area non esistono confini nazionali o netta separazione fra pubblico e privato; collaborazione e reattività sono indispensabili.

Forti investimenti in questo settore saranno determinanti per il successo dell’Agenzia come peraltro evidenziato a livello internazionale.


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