Come far fallire un progetto data-driven in modo certo e doloroso

Data-driven è il nuovo nero. Dovunque si parla di analytics, open data, big data e modelli statistici predittivi. Può una smart city (o una smart company) privarsi delle opportunità offerte da questi approcci? Nella realtà, però, spesso l'analisi dei dati significa solo un grafico di Excel: i dati vengono manipolati senza alcuna governance, senza alcuna valutazione di qualità, senza nemmeno la sicurezza che quei dati siano funzionali alle
risposte che si cercano. Un progetto data-driven funziona solo se viene strutturato come un processo, dalla scelta dei dati fino alla loro eliminazione, secondo la struttura in otto passi che viene illustrata. Tralasciare uno o più passi è una garanzia di fallimento, con la possibilità aggiuntiva che oltre al fallimento del progetto si prendano le scelte sbagliate. Il seminario descrive la struttura di un progetto Data-Driven, spiegando i motivi di ciascun passo, i rischi nel tralasciarlo e quali figure sono coinvolte in ciascun momento.
Il seminario illustra i criteri fondamentali per:

 
1. individuare i dati necessari al progetto;
2. raccogliere i dati in modo sicuro;
3. assicurarne la qualità;
4. governare il processo;
5. individuare le domande pertinenti a cui i dati possano rispondere;
6. interpretare correttamente le risposte, evitando i bias cognitivi;
7. comunicare che le persone giuste dispongano dei dati giusti nel momento giusto;
8. eliminare i dati non più utili.
 
Il seminario è rivolto a: Amministratori pubblici, Responsabili Sistemi Informativi e Uffici Statistici, dirigenti di società pubbliche e private.
Perché partecipare? 
La struttura di progetto illustrata nel seminario può venire adattata alle esigenze di ciasun progetto e di ciascuna organizzazione. Se l'applicazione del modello è una garanzia contro problemi progettuali e organizzativi, una sua cosciente violazione permette di garantire il fallimento del progetto in modo sicuro e doloroso.