Le human capabilities e l’uguaglianza intelligente. Intervista ad Amartya Sen

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Amartya Sen - 20 Maggio

Foto di Stefano Corso

L’intervista video ad Amartya Sen a FORUM PA 2010. Il Premio Nobel per l’economia sottolinea la necessità di acquisire consapevolezza del valore delle "human capabilities" e di operare un’intelligente applicazione del principio di uguaglianza. L’intervista è in inglese, aprendo questa pagina ne trovate la traduzione.   

20 Maggio 2010

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Letizia Pica

Articolo FPA

// <![CDATA[tweetmeme_source = ‘Forum_PA’; tweetmeme_service = ‘bit.ly’;// ]]>L’intervista video ad Amartya Sen a FORUM PA 2010. Il Premio Nobel per l’economia sottolinea la necessità di acquisire consapevolezza del valore delle "human capabilities" e di operare un’intelligente applicazione del principio di uguaglianza. L’intervista è in inglese, aprendo questa pagina ne trovate la traduzione.  

 

Come può la diffusione dei principi di integrità ed etica influire sulle perfomance della pubblica amministrazione?
Penso che la prima cosa da riconoscere è che la fornitura di servizi pubblici è una delle funzioni principali di un buon governo. Di conseguenza, uno degli esercizi centrali per politici e amministratori sarà pensare a cosa deve essere erogato e con quale livello di efficienza. (Spero di poterne discutere oggi nella mia lectio). Lei citava l’etica …beh, l’etica è parte della storia, ma l’applicazione dell’etica è frenata non solo perché non la si ha a cuore, ma anche per una sorta di non-curanza degli effetti che i diversi tipi di servizi pubblici hanno sulla vita dei cittadini. Io penso che la prima cosa di cui occuparsi sia una intelligente e informata  applicazione dell’etica. La questione etica si integra con altre di natura economica… ma è una domanda complessa e non ho una formula semplice per rispondere. 

Quale è il rapporto tra etica e apprendimento nella formazione del capitale umano?
In primo luogo devo dire che non mi piace molto la locuzione "capitale umano" perché considera gli esseri umani non portatori di un valore in sé, ma come qualcosa di diverso. Adam Smith, scrivendo a David Hume si lamentò del fatto che il modo in cui si guarda alle persone influisce sul modo in cui le si considera. Puoi elogiare l’umanità come elogi una cassettiera ma una cassettiera non è una cosa buona in sé stessa, ma per la funzione che ha nei confronti dell’umanità. Allo stesso modo il capitale umano tratta le persone come delle macchine, piuttosto che come qualcosa verso cui è dedicato tutto l’esercizio del vivere sociale o, almeno dovrebbe essere. Io penso che bisogni parlarne in termini aristotelici, cioè di "human capabilities" capacità umane, e cioè di che tipo di sviluppo della vita umana puoi avere. Io penso che basti essere chiaramente guidati nella propria analisi dai differenti fattori che influenzano la nostra esistenza che variano dalla nutrizione, alla salute, all’educazione e includono anche altre cose sociali come il modo in cui ci relazioniamo alla comunità, e il modo in cui possiamo partecipare alla vita pubblica. Entra in gioco una totalità di fattori se adottiamo la prospettiva della human capability piuttosto che quella del capitale umano che ci vede come delle macchine.

Quali devono essere le competenze e i valori delle classi dirigenti affinché sia garantita l’uguaglianza?
Non penso ci sia un altro modo di raggiungere l’uguaglianza che puntare all’uguaglianza. Non è un concetto complicato, non si tratta di voler essere un chirurgo. Penso che la principale ragione per cui l’uguaglianza sia trascurata è che le persone non vi pongono abbastanza attenzione. Una delle cose di cui parlerò nella mia lectio è che quando hai il bilancio in rosso, come accade in molti paesi oggi (in Italia negli Stati Uniti ma anche in Germania) la tendenza è economizzare sulle cose che puoi tagliare facilmente ma non è un buon modo di pensare perché lo scopo che vuoi raggiungere non è tagliare ma avere un bilancio netto tra i benefici che trai da un taglio dei costi e i benefici che perdi nel non poter più disporre di quei servizi. Perciò l’equità si può determinare guardando come le vite delle persone ne sono influenzate. Non conosco esattamente il dibattito contemporaneo sulla situazione italiana, sono arrivato la notte scorsa, non sono passate neanche 24 ore e non ho letto ancora molti giornali. Ma se considerate la situazione americana, la maggior parte dei benefit che vengono tagliati facilmente riguardano il sostegno ai poveri, il supporto alle madri single che hanno una famiglia da crescere, riguardano la durata della disoccupazione… Questi sono aspetti di grande importanza per la vita umana. e bisogna cogliere la relazione con altre cose che l’economia può realizzare e tra questi potrei fare molti esempi.. Non basta l’uguaglianza, serve un’intelligente declinazione dell’uguaglianza nelle nostre scelte politiche.

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