Piemonte, “dalla Sanità i primi servizi con l’identità digitale”

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16 Marzo 2016

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Gabriella Serratrice, Regione Piemonte Direzione Competitività del Sistema Regionale, Dirigente del Settore Sistemi Informativi

La programmazione europea 2014-2020 ha offerto la possibilità di sistematizzare a livello regionale una serie di macro-obiettivi strategici di crescita digitale, evidenziati nel documento di Smart Specialisation StrategyStrategy della Regione Piemonte:

  • migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie: cittadini non solo destinatari dei servizi, ma interlocutori sempre più digitali, artefici e partecipi della crescita;
  • sostenere la competitività delle imprese del territorio: un ambiente ideale per facilitare lo sviluppo competitivo delle imprese piemontesi negli scenari globali; non solo infrastrutture, ma anche servizi digitali, semplificazione, attrattività;
  • accrescere i livelli di efficienza ed efficacia della Pubblica Amministrazione: attenzione ai bisogni e ascolto della domanda, semplificazione, qualità dei servizi.

> Questo articolo fa parte del dossier “Speciale Cantieri, i protagonisti raccontano Spid: cosa è ora, come sarà”

In questo contesto, l’Agenda digitale del Piemonte, mantenendo la piena coerenza con le logiche della Digital Agenda for Europe e delle sue traiettorie (che ne sono la chiave di lettura privilegiata, come si vedrà più avanti), si articola sui seguenti livelli di intervento:

  • Infrastruttura. Si tratta di un’azione volta al dispiegamento della banda ultra larga nell’intero territorio piemontese, mettendo a sistema le risorse e gli strumenti di intervento di tutti gli attori pubblici e privati e utilizzando i fondi pubblici come strumento di complemento al mercato. A questo si affianca il potenziamento e il dispiegamento delle altre infrastrutture di base abilitanti rappresentate dal cloud computing, dal Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e dalla sicurezza.
  • Piattaforme. Attraverso un complesso di azioni, la Regione intende mettere a disposizione delle piattaforme trasversali (valorizzazione dei dati, dematerializzazione, pagamenti, ecc.) utilizzabili da enti pubblici, cittadini ed imprese, per sviluppare una società civile in rete ed accrescere la competitività del territorio.
  • Servizi. Si tratta di un complesso di azioni volto a razionalizzare e potenziare i servizi in rete, così da consentire al sistema pubblico di presentarsi in modo unitario, omogeneo e accessibile a tutti. Gli interventi sono rivolti sia alle imprese (a partire dalla riorganizzazione dello Sportello Unico) sia ai cittadini (implementando il fascicolo sanitario elettronico, verso un vero e proprio Fascicolo digitale del cittadino). Attività che implicano la semplificazione e coinvolgono anche l’erogazione di servizi regionali digitali agli utenti finali, in linea con gli assi della Digital Agenda for Europe. Sarà progressivamente consentito l’accesso a questi servizi attraverso la federazione di identità SPID in modo da garantire la massima fruibilità ed interoperabilità dei medesimi in linea con quanto richiesto dalle traiettorie di sviluppo nazionali.
  • Competenze. La crescita del livello di competenze digitali della popolazione piemontese, sia a livello generale che in ambiti specialistici, è condizione per la creazione di una società digitale aperta, competitiva e inclusiva: la Regione intende perciò promuovere la realizzazioni di azioni specifiche volte a questo obiettivo, nell’ambito della Coalizione per le competenze digitali.

L’investimento su “killer applications” per i cittadini e le imprese, quali gli assegni di studio on-line, il fascicolo sanitario e la ricettazione elettronici, la fatturazione elettronica, il catasto informatizzato, sistemi di sicurezza intelligenti ecc. ci hanno portato a realizzare, già dal 2013, sistemi di rilascio dell’identità allineati con quanto previsto dalla normativa allora vigente, approvati con Deliberazioni della Giunta n. 37-6240 del 2 agosto 2013 e, specificamente per l’ambito sanitario, del 23 dicembre 2013, n. 28-6947 D.G.R. n.37-6240 del 2.8.2013.

Tali sistemi, sviluppati per favorire la diffusione dei servizi online ai cittadini e alle imprese, sono stati realizzati con l’obiettivo di essere successivamente allineati alle disposizioni legislative relative all’istituzione del “Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese”, SPID.

La Regione Piemonte ha inoltre aderito al progetto nazionale di distribuzione delle nuove Tessere Sanitarie (TS) con funzionalità di Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS) ai sensi del CAD, il quale prevede che, in occasione del rinnovo delle TS in scadenza, il Ministero dell’Economia e delle Finanze curi la generazione e la progressiva consegna ai cittadini delle TS-CNS. Il piano di diffusione della TS-CNS copre il periodo da dicembre 2011 a tutto il 2016 in relazione alle scadenze delle attuali TS, prevedendo di conseguenza la consegna del maggior numero di TS-CNS, circa 3 milioni, nel 2016. Poiché tale tempistica rischiava di penalizzare una parte della popolazione piemontese, in linea con i principi generali e coerentemente con il piano di attuazione previsto dalla deliberazione citata, si è provveduto a disciplinare nel dettaglio le modalità minime di identificazione del cittadino per i servizi on-line messi a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale e a disporre, tra l’altro, che le Aziende Sanitarie Regionali istituissero, entro il 28 febbraio 2014, appositi sportelli, per effettuare il riconoscimento previa identificazione fisica, dei cittadini piemontesi che richiedevano la fornitura di credenziali da utilizzarsi per i servizi on-line che trattano dati sensibili e riservati.

I servizi online della Regione Piemonte (attualmente circa 120, rivolti a cittadini ed imprese) richiedono l’accesso mediante un sistema di credenziali con livelli di sicurezza diversificati a seconda della natura del servizio (user, password, PIN o CIE-CNS) che il cittadino utilizza per l’autenticazione. Con l’entrata in vigore di SPID, sarà gradualmente garantito l’accesso ai medesimi servizi regionali, tramite le nuove identità digitali rilasciate da uno dei gestori di identità digitali certificati a livello nazionale.

Anche grazie alla sua esperienza in tema di identità digitale, sinteticamente descritta, la Regione Piemonte partecipa a SPID sin dall’avvio (giugno 2014) ed ha collaborato attivamente alla fase pilota del progetto, propedeutica all’emissione delle regole tecniche nazionali ed alla validazione del modello tecnico.

La partecipazione della Regione Piemonte in questa fase di avvio è stata propedeutica all’individuazione di alcuni servizi pilota (si citano ad esempio: scelta e revoca del medico, ritiro referti online e fascicolo sanitario elettronico) che saranno i primi ad essere accessibili (entro giugno 2016) mediante SPID.

Particolare importanza per l’Ente, per i cittadini, per il territorio regionale riveste l’attuazione di un piano di migrazione di tutti i servizi regionali (rivolti a cittadini e imprese) verso il nuovo modello federato, delineato nell’ambito delle attività previste dall’Agenda Digitale del Piemonte, che non deve in alcun modo penalizzare chi abbia già ottenuto le credenziali, in particolare quelle rilasciate “de visu”.

Le prossime azioni della Regione Piemonte che sono in corso di svolgimento o a piano prevedono:

  • l’adeguamento dei Service Provider (ovvero punti di accesso ai servizi on-line regionali) e la pubblicazione dei servizi regionali individuati con accesso SPID (mantenendo la retrocompatibilità con le credenziali attualmente in vigore a livello regionale); la pianificazione, funzionale sia agli obiettivi dell’Agenda Digitale del Piemonte sia al piano di informatizzazione dell’Ente, è in via di definizione. Le attività di adeguamento saranno orientate a fornire la massima priorità ai servizi regionali di maggiore diffusione ed utilizzo come, ad esempio Assegni di Studio, MUDE Piemonte, SUAP, PagoPA. Su questo fronte è attiva una fase di confronto e di progettazione degli interventi con AgID per garantire sia il rispetto delle norme Nazionali sia l’adozione di idonei livelli di sicurezza;
  • la definizione delle modalità per poter sfruttare le identità digitali pregresse rilasciate a livello regionale (circa 40.000 identità rilasciate “de-visu”), per l’ottenimento delle nuove identità digitali previste dal modello SPID; su tale azione, già avviata di concerto con con AgID, le Regioni e gli IDP che partecipano alla fase di avvio, ci si attende la massima collaborazione degli attori coinvolti.
  • il supporto alla diffusione delle nuove regole e del modello di autenticazione introdotto da SPID a livello della Pubblica Amministrazione regionale dei cittadini e delle imprese; questa azione si concretizzerà anche attraverso lo sviluppo di un piano di comunicazione che è attualmente in fase di allestimento; il piano sarà avviato in accordo con AgID e in coerenza con le iniziative della Presidenza del Consiglio. Anche la comunicazione dovrà tenere conto della realtà già in essere in Piemonte, personalizzata e particolarmente chiara nei confronti degli utenti che dovranno passare dagli attuali sistemi di autenticazione a SPID.

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