I dieci anni del portale Open Data del Comune di Firenze

Home Open Government Open Data I dieci anni del portale Open Data del Comune di Firenze

l portale Open Data del Comune di Firenze compie 10 anni. In questo articolo ripercorriamo i presupposti strategici alla base della sua attivazione, le tipologie di dataset pubblicati e le attività di animazione e collaborazione sui dati che hanno contribuito, anche quest’anno, a collocare Firenze sul podio della classifica dei Comuni digitali italiani

15 Dicembre 2021

C

Francesca Carboni

FPA, project officer ICity Club

Photo by Wolfgang Hasselmann on Unsplash - https://unsplash.com/photos/74Pii5EgYDk

Il Comune di Firenze da anni si distingue per l’attenzione dedicata all’innovazione tecnologica e anche quest’anno, come è risultato dall’ICity Rank 2021è il Comune più digitale d’Italia. Firenze si colloca anche al quarto posto nell’indicatore settoriale Open Data, un fronte rispetto al quale, nel 2021, ricorrono ben dieci anni di attività.

La storia degli Open Data a Firenze comincia nel 2011 quando il Comune, in tempi ancora acerbi per il rapporto tra amministrazioni pubbliche e open innovation, decise di avviare un dialogo con le imprese impegnate nella data analysis e nella data governance. 

Il portale Firenze Open Data è stato inaugurato a ottobre 2011 e sono state moltissime le attività che nel corso degli ultimi dieci anni hanno permesso, non solo ai cittadini, ma anche alla macchina amministrativa di acquisire sempre maggiore consapevolezza della loro importanza e di valorizzarli. Il Comune di Firenze ha sempre operato, infatti, secondo un duplice scopo: valorizzare gli Open Data come bene comune della collettività e come risorsa strumentale per l’amministrazione nel governo del territorio.

Come bene comune, il Comune di Firenze si è impegnato a rendere i dati aperti accessibili, fruibili e affidabili, attivando diverse iniziative di inclusione, partecipazione e collaborazione con le comunità dei riutilizzatori.

Per il governo del territorio e l’uso amministrativo, il Comune ha proceduto ad una ricognizione prioritaria – in termini di raccolta e condivisione mirata – di dati prioritari. 

L’attività sui dati è stata animata dalla consapevolezza dell’enorme patrimonio informativo potenzialmente “estraibile” dalle banche dati di cui gli Enti locali normalmente dispongono, trattati giornalmente dai diversi uffici comunali.

Grazie all’interesse e alle attività messe in atto, in pochi anni il catalogo dei dataset di Firenze si è ampliato fino a collezionare più di 2.000 dataset, opportunamente elaborati, per essere poi raccolti nel portale unico Open Data, uno strumento a servizio sia di decisori politici che di professionisti.  

I dataset pubblicati 

I dataset prioritariamente elaborati per l’uso amministrativo e quindi rilasciati in formato aperto, sono stati quelli territoriali, sulle aree verdi, l’urbanistica e la mobilità. A disposizione della cittadinanza e delle imprese e per favorire una fruizione smart e agile della città sono stati rilasciati dati su: posti liberi nei parcheggi, colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, punti di accesso wi-fi pubblici, farmacie di turno, percorsi ciclabili, il rilievo 1:500 della città, mappatura delle alberature, parchi, aree verdi, aree cani, punti noleggio bici etc.   

Alcune sperimentazioni rappresentative delle potenzialità di utilizzo dei dati sono efficacemente rappresentata dalla Firenze Sound Map, la piattaforma, inaugurata nel 2013 – e funzionalmente riscoperta nell’anno della pandemia – sui suoni e “le voci” della città. La piattaforma produce una mappa sonora che, attraverso l’intensità dei suoni registrati, restituisce anche la densità di utilizzo dello spazio pubblico.

Durante le chiusure dovute dall’emergenza pandemica, sono stati poi inseriti sul portale i dati sulla disponibilità al servizio domiciliare e di asporto delle “botteghe di Firenze” (soprattutto alimentari e ristoranti), per aiutare i negozianti ad avere un contatto diretto con la cittadinanza e i cittadini a sapere dove reperire alcuni beni. Nello stesso periodo, per agevolare la fruizione degli spazi all’aperto, è stata attivata la mappatura degli spazi pubblici.

Nel 2021 in occasione dell’Open Data Day, per omaggiare il sommo poeta nel 700esimo anniversario della morte, sono stati pubblicati i dataset delle 33 lapidi dantesche, con le terzine della Divina Commedia, presenti sul territorio cittadino,  

Le iniziative sui dati 

Le azioni di raccolta e rilascio dei dati aperti sono state accompagnate da diverse iniziative di sensibilizzazione, informazione (con professionisti del settore edile, urbanistico e ambientale), formazione (come gli incontri sul data journalism) e divulgazione sul potenziale economico, sociale ed ambientale legato all’utilizzo dei dati aperti. 

Per coinvolgere la popolazione più giovane, gli uffici della Direzione Sistemi Informativi ospitano periodicamente gli studenti delle scuole superiori che svolgono uno stage formativo per imparare a lavorare con e sugli Open Data.

Il lavoro sugli Open Data coinvolge trasversalmente tutte le strutture amministrative ed è rivolto contestualmente al territorio e alla popolazione (si veda il portale “Firenze Digitale”), in un processo circolare di condivisione, collaborazione e creazione di una cultura digitale comune e convergente. 

Il Comune di Firenze partecipa a ICity Club, l’osservatorio della trasformazione digitale urbana di FPA

Vedi anche…

Città e Territori

Caterina Graziani “Dieci anni di open data, ecco come è cambiato l’approccio del Comune di Firenze”

Il Portale Open Data del Comune di Firenze ha compiuto dieci anni. Il ragionamento sull’utilizzo dei dati è diventato sempre…

di Redazione FPA

18 Novembre 2021

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!