Accordo quadro CT8: ecco le opportunità offerte dalla nuova Convenzione Consip Centrali Telefoniche

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Per le amministrazioni pubbliche di tutte le dimensioni si apre una nuova opportunità di innovazione e rinnovamento degli strumenti di comunicazione e collaborazione, grazie alla Convenzione Consip Centrali Telefoniche 8. Ne abbiamo parlato con Silvana Suriano, Presales Engineering Manager di Avaya, che ci ha spiegato come l’affidabilità e l’agilità dal punto di vista funzionale delle soluzioni adottate sia un tema centrale, sia per i grandi enti centrali sia le piccole amministrazione locali

14 Dicembre 2021

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È stata conclusa da qualche mese, sia pure in ritardo di un anno a causa della pandemia, la gara Consip “per la fornitura, messa in esercizio e manutenzione di centrali telefoniche evolute e di prodotti e servizi connessi”, arrivata all’ottava edizione. Le esigenze e, di conseguenza, le soluzioni si differenziano per le diverse tipologie e dimensioni di amministrazione pubblica. Ecco quindi le opportunità aperte dalla nuova Convenzione Consip Centrali Telefoniche (CT8).

Cosa prevede la nuova Convenzione Consip CT8

L’affidabilità è centrale per tutte le amministrazioni, ma è particolarmente critica in situazioni che devono garantire servizi ai cittadini in modo continuo, come ospedali o servizi di emergenza (ad esempio il 118). L’affidabilità è importante anche per le piccole amministrazioni locali, come i comuni o le ASL periferiche, per le quali è però fondamentale anche la compattezza e la facilità d’uso delle soluzioni.

Per tutte le diverse esigenze, la Convenzione Consip Centrali Telefoniche CT8 prevede l’acquisto diretto delle soluzioni on premise, un paradigma che permette di introdurre nuovi servizi di comunicazione e collaborazione, di abilitare l’evoluzione verso trasformazioni infrastrutturali e dei data center, mantenendo la flessibilità di gestire le periferie pianificando un possibile passaggio al cloud in base alla maturità tecnologica della singola amministrazione.

Un’ulteriore esigenza che accomuna le diverse amministrazioni è la possibilità di gestire i lavoratori che operano in remoto, emersa durante l’emergenza pandemica, ma che continuerà a essere presente anche in futuro secondo il paradigma del lavoro ibrido.

Nell’ottica di superare la fase emergenziale, è consigliabile adottare soluzioni strutturate e aperte ad evoluzioni future, grazie alla possibilità di integrare servizi innovativi ed evoluti disponibili anche in cloud.

La risposta di Avaya

Per soddisfare tutte queste esigenze, Avaya, che già aveva collaborato con le PA all’interno della convenzione CT7 e precedenti, propone due famiglie di soluzioni, accomunate dall’affidabilità. Questa si realizza attraverso elementi architetturali e con l’adesione a standard internazionali che consentono di azzerare il tempo di disservizio.

Per le grandi amministrazioni la risposta viene da Avaya Aura, una soluzione consolidata, che nella release 8, prevista nella convenzione, gestisce tutti gli standard più avanzati sul mercato, grazie al protocollo full SIP. Le soluzioni Avaya IP Office, pensata per mercato delle PMI, ben si adatta invece al contesto della PA locale. La soluzione base, compatta e di piccole dimensioni (all in one), ma capace di scalare fino a fino a 3mila utenti, può essere integrata con un modulo che abilita la unified communication and collaboration (UCC). Entrambe le soluzioni sono in grado di gestire i lavoratori remoti, per i quali vengono mantenute tutte le funzionalità e i servizi tipici di quando si lavora in ufficio garantendo tutta la sicurezza necessaria.

“Grazie a queste due famiglie di soluzioni riusciamo a coprire tutte le esigenze delle diverse PA e gestire, in totale sicurezza, i lavoratori remoti”, sintetizza Silvana Suriano, Presales Engineering Manager di Avaya.

L’offerta Avaya prevede inoltre che il client, uno degli elementi presenti nell’offerta CT8, sia unico per le due soluzioni e possa offrire la stessa esperienza utente, indipendentemente dalla piattaforma sottostante. Il Client Avaya Workplace è un sistema di comunicazione e collaborazione che può operare in collegamento con il telefono da ufficio o da qualunque luogo, mettendo a disposizione contemporaneamente diversi canali di contatto come voce, chat, social, SMS e email. “On top alle soluzioni è possibile integrare servizi innovativi, come ad esempio la collaborazione o applicazioni conversazionali basate su bot che, utilizzando il linguaggio naturale (NPL), sono in grado gestire la conversazione con il cittadino”, precisa la manager.

Comunicazione e collaborazione, facili da acquisire, per andare oltre l’emergenza

La PA che vuole acquisire i servizi può farlo attraverso tutti gli strumenti presenti sul sito Consip per CT8, gli stessi già disponibili con la convenzione CT7, come il comparatore e il configuratore.

Le diverse soluzioni sono veicolate attraverso operatori che hanno siglato direttamente la convenzione, in particolare Avaya è offerta attraverso TIM. L’operatore riceve la richiesta da parte dell’amministrazione e la trasferisce ad Avaya. L’azienda a questo punto verifica la correttezza della configurazione e il corretto inserimento di tutti gli elementi necessari a soddisfare i requisiti espressi dalla PA richiedente e, se necessario, supporta l’operatore in tutti gli approfondimenti necessari per realizzare il miglior disegno per il richiedente. “Questo processo ha funzionato bene anche con la precedente CT7, sia per gli strumenti sia per i successivi approfondimenti”, ricorda Suriano, sottolineando la grande capillarità geografica e la capacità di installazione a livello locale dei partner che hanno acquisito grande esperienza sulla tecnologia e hanno dato il loro supporto anche nella CT7.

La nuova Convenzione Consip Centrali Telefoniche (CT8) offre alle amministrazioni di tutte le dimensioni l’opportunità di superare l’approccio emergenziale, inevitabile per rispondere alla fase più austera del Covid, e lavorare in modo strutturato. L’IP advanced communicator, funzionalità presente nel listino CT8 e realizzato attraverso Avaya Workplace, permette, ad esempio, di abilitare la connessione remota dei lavoratori in sicurezza, utilizzando uno strumento di fascia enterprise ed evitando di ricorre a strumenti non professionali e orientati al mondo consumer con tutte le limitazioni del caso. “Le amministrazioni che intraprendono un percorso di innovazione dovrebbero interpretarlo innanzi tutto come potenzialità per dare una miglior servizio ai loro dipendenti ma anche una risposta più efficiente al cittadino”, conclude Suriano, enfatizzando la necessità di miglioramento dei servizi voce. Mentre per l’apertura di una pagina web il cittadino può tollerare una breve attesa, non è facile accettare un ritardo mentre il telefono squilla invano. A volte può bastare, per offrire un servizio migliore, la creazione di un menu di accoglienza che in base alla selezione scelta invia la chiamata su un gruppo di risposta, molto semplice da attuare con le soluzioni offerte in CT8, anche per le amministrazioni più piccole.

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