PNRR e trasformazione digitale, puntiamo ad entrare in “Champions league”: il Ministro Vittorio Colao a FORUM PA 2021

Home PA Digitale PNRR e trasformazione digitale, puntiamo ad entrare in “Champions league”: il Ministro Vittorio Colao a FORUM PA 2021

Potete rivedere l’intera sessione dell’evento di scenario “La trasformazione digitale del Paese”, in cui è intervenuto il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, e che ha visto oltre al dibattito con tanti ospiti del mondo pubblico e privato, anche il keynote speech di Sangeet Paul Choudary, CEO – Platformation Labs, sul tema della Platform economy, e l’intervento di Anna Ascani, Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico

22 Giugno 2021

S

Michela Stentella

22 Giugno 2021 - Salone delle Fontane - Foto di Stefano Corso

“Non vogliamo solo andare in serie A, vogliamo andare in Champions League. Il nostro obiettivo non è solo essere bravi, ma essere tra i più bravi”. Con questa metafora, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, ha spiegato a FORUM PA le aspettative e gli obiettivi legati al PNRR e al progetto di rilancio del Paese, con riferimento naturalmente al tema della trasformazione digitale.

Potete rivedere l’intera sessione dell’evento di scenario “La trasformazione digitale del Paese“, in cui è intervenuto il ministro Vittorio Colao, e che ha visto oltre al dibattito con tanti ospiti del mondo pubblico e privato, anche il keynote speech di Sangeet Paul Choudary, CEO – Platformation Labs, sul tema della Platform economy, e l’intervento di Anna Ascani, Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico.

Potete rivedere l’evento gratuitamente, semplicemente registrandovi sul nostro sito, oppure inserendo le vostre credenziali se avete già un account FPAnet.

Ecco qualche spunto emerso dall’intervento del Ministro Colao.

Trasformazione digitale: le risorse ora ci sono, la vera sfida è utilizzarle. Nel PNRR, per il capitolo sulla transizione digitale ci sono circa 49 miliardi, una ventina sulle imprese, 6,5 milioni per la digitalizzazione della pubblica amministrazione, 6,7 milioni per la banda ultralarga e poco meno di 1,5 milioni per il fascicolo sanitario elettronico. “Non mi preoccuperei se i 50 miliardi sono tanti o sono pochi, mi preoccuperei se riusciamo a spenderli nei tempi previsti”, ha sottolineato il Ministro Colao, ricordando che i tempi sono essenziali e che “qualunque processo autorizzativo che normalmente prenda un mese dobbiamo riuscire a farlo in 15 giorni”.

Il Ministro ha poi illustrato il modello di governance scelto per l’attuazione del PNRR, con il ruolo di orchestrazione assegnato al suo Ministero e un altrettanto importante ruolo assegnato ai territori: “Ci stiamo dotando di circa 400 esperti che metteremo sul territorio. Pensiamo a 7 squadre operative, una ogni due regioni, affiancate e gestite da un comitato in cui abbiano rappresentanza i ministeri interessati, le regioni, i comuni, i più grossi utilizzatori di IT”. Insomma, “un progetto che sicuramente come architettura è molto centrale, ma come realizzazione è estremamente distribuito sul territorio. E per essere ancora più vicini ai territori, abbiamo creato un tavolo di consultazione con gli assessori, gli esperti di digitale, per identificare le eccellenze”. 

Il sistema funzionerà con un sistema di “voucher”: i fondi verranno erogati a fronte della realizzazione di alcuni progetti o dell’impegno a realizzarli, e soprattutto verrà data assistenza a chi non ha tutte le competenze per far partire i progetti.

L’intervento del Ministro ha fatto seguito all’introduzione di Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, e Andrea Rangone, Presidente di Digital360 (il cui intervento sui temi della trasformazione digitale è previsto anche nel Talk “Migliorare l’esperienza del cittadino per una PA resiliente: dai modelli organizzativi alle piattaforme digitali“).

“Lo sviluppo sostenibile del paese passa necessariamente dalla definizione di una nuova, coerente ed efficace politica per l`innovazione volta a trasformare la PA in chiave digitale e sostenere la competitività delle imprese – ha detto Gianni Dominici -. Per accelerare la digitalizzazione è necessaria una chiara governance tra i soggetti pubblici e privati, con una definizione dei ruoli e degli obiettivi tra il sistema locale e nazionale dell`innovazione”.

“Oggi, come mai prima d’ora, si sono realizzate due importanti condizioni per la trasformazione digitale di cui l’Italia ha bisogno per recuperare il gap accumulato negli ultimi 20 anni rispetto ai paesi più avanzati – ha sottolineato Andrea Rangone -. Da un lato, la pandemia ha imposto un vero e proprio ‘elettroshock culturale’ che ha permesso a tutti i livelli di scoprire il valore del digitale. Dall’altro, è stata finalmente definita una chiara priorità all’innovazione digitale nell’agenda politica, grazie al PNRR che ne ha fatto uno degli ambiti prioritari per le politiche industriali del paese. Il Piano mette a disposizione circa 50 miliardi di euro per la digitalizzazione: una dotazione di per sé significativa, anche se da sola insufficiente a recuperare il nostro gap digitale, ma che dovremo essere in grado di moltiplicare. Imprese e pubbliche amministrazioni dovranno realizzare progetti di grande portata per amplificarne l’effetto, lavorando insieme, con l’obiettivo comune dell’innovazione. Mai come oggi possiamo giocare la partita per la trasformazione digitale”.

In Italia, comunque, importanti passi avanti sono già stati fatti, come ha evidenziato il Ministro Colao ricordando che oggi un terzo dei cittadini, 21 milioni, hanno già un’identità digitale, che 2,5 milioni di pagamenti avvengono attraverso l’App pagoPA, che la App Io ha 11,5 milioni di utenti e “ci sono stati 1 milione e 300mila certificati vaccinali consultati, a stamattina, solo sull’App IO, e poi ce ne sono stati 2,7-2,8 in totale consultati su altri strumenti”.

“Quello che è successo con i certificati vaccinali è stato un esempio di eccellente collaborazione: i colleghi della Salute, di Sogei, delle Regioni hanno lavorato come dei matti sostanzialmente per 45, 50 giorni e la settimana scorsa abbiamo cominciato a veder fluire milioni di certificati attraverso il sistema”, ha sottolineato il Ministro Colao.

“Il partenariato pubblico-privato è uno dei cardini del PNRR. Il partenariato lo avremo anche nel cloud – ha aggiunto il Ministro – Tutti possono e devono contribuire, ma i progetti devono essere di alta qualità e devono essere scalabili. I privati devono imparare a lavorare insieme perché c’è un problema di scala per centrare i progetti”.

Il Ministro Colao ha elencato i pilastri del PNRR in tema di digitalizzazione – dalla piattaforma digitale nazionale dati all’identità digitale alla connettività, dal cloud per la pubblica amministrazione al tema delle competenze – e ha anche annunciato che a luglio partirà il progetto sulla Telemedicina.

Un passaggio importante anche sul tema del linguaggio della PA: “Io sono scioccato dal linguaggio usato ancora dalla PA italiana per parlare con i cittadini – ha detto il Ministro Colao – Se io confronto una multa che prendo in Inghilterra con una multa che prendo in Italia, oppure il remind per pagare la tassa rifiuti, una la capisce chiunque parli una normale lingua, l’altra bisogna cercare attraverso le righe per trovare cosa voglia dire. Dobbiamo cominciare a parlare un italiano normale e comprensibile dai cittadini; anche di questo parlerò con il ministro Brunetta che so che è molto sensibile a questo”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!