EDITORIALE

Cantieri PA, uno strumento più forte per facilitare il processo di cambiamento

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L’iniziativa Cantieri della PA digitale evolve e si rafforza perché siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta, che il fare
rete sia l’arma più adatta per stimolare e favorire
l’effettiva execution dei progetti e delle iniziative attraverso quelle
attività di advocacy, networking e monitoraggio delle politiche
pubbliche. E in attesa di avviare i prossimi incontri iniziamo a condividere con la nostra community i risultati di un anno di lavoro, il primo per i Cantieri, con la pubblicazione del primo dei sette report realizzati: “I nuovi diritti di cittadinanza digitale”

25 Gennaio 2017

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Gianni Dominici, Direttore generale FPA

Cominciamo oggi con la pubblicazione del report del Cantiere Cittadinanza digitale, la condivisione dei materiali prodotti nell’ambito dell’ultima edizione dei Cantieri della PA che proseguirà ogni settimana con il rilascio del report conclusivo di ciascun cantiere insieme ad una serie di commenti e materiali inediti.

Lanciati ad inizio del 2016, i Cantieri della PA digitale sono delle community tematiche, costituite da autorevoli operatori pubblici e privati, impegnate a disegnare e sostenere i percorsi di attuazione della PA digitale. Siamo convinti , infatti, che per vincere l’inerzia di una burocrazia difensiva sembra più pervasiva sia necessario favorire la collaborazione fra soggetti diversi, ma comunemente impegnati a sostenere il cambiamento. I Cantieri sono organizzati in dieci aree verticali e trasversali dell’informatica pubblica: sanità, sicurezza, cittadinanza, scuola, documenti, procurement, pagamenti, data management, giustizia e infrastruttura. Ogni tavolo può contare su una community altamente qualificata e interessata al confronto, alla condivisione e alla messa in pratica di buone pratiche e processi innovativi. I risultati del 2016 sono stati di grande soddisfazione:

  • 170 operatori della PA provenienti da 95 differenti amministrazioni:
  • 30 amministrazioni centrali tra Ministeri (MEF, MISE, Ministero della Salute, Ministero dell’Interno, ecc.), agenzie (AGID, Agenzia delle Entrate, AIFA), enti di previdenza sociale (INPS, INAIL), società a controllo pubblico (Consip, Sogei, ecc), ecc.
  • 65 enti locali, tra cui 8 Regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria, Veneto), due Provincie Autonome, 13 comuni capoluogo (Roma, Torino, Napoli, Palermo, Genova, Lecce, tra le altre), 14 aziende sanitarie e ospedaliere, ecc.
  • 54 accademici ed esperti della digital transformation.
  • 17 imprese e grandi aziende sponsor.

Dodici mesi di lavoro che hanno portato ciascun Cantiere alla stesura di un documento di advocacy (che da oggi cominciamo a restituire) che illustra lo stato dell’arte di ciascun tema, tracciando lo scenario tecnologico e normativo di riferimento e l’analisi dei principali ostacoli all’innovazione. Accanto al Report la “mappatura” , un documento riservato ai soli partner del cantiere, che individua i soggetti all’interno di ciascuna PA in grado di portare avanti ognuno nel porprio Ente progetti di innovazione digitale, relativi al tema trattato dal tavolo di lavoro.

Per il 2017? Abbiamo deciso di rafforzare la squadra e concentrare le risorse e gli impegni nella valorizzazione delle attività delle community così da renderle ancora più efficaci. A questo scopo:

  • Abbiamo introdotto nuove figure professionali per facilitare i lavori dei gruppi e produrre contenuti originali;
  • Stiamo lavorando sul sito di forumpa.it per migliorare lo spazio riservato ai partecipanti del tavolo, in cui sarà possibile confrontarsi, scambiare opinioni e suggerimenti. In questo spazio saranno messi a disposizione della community materiali e documenti di interesse comune: studi, ricerche, pubblicazioni ecc. sul tema oggetto di lavoro del tavolo e saranno pubblicati commenti e articoli dei partecipanti alla community;
  • Abbiamo spostato la parte meramente editoriale dei temi della PA digitale su un’altra testata del Gruppo (Agendadigitale.eu, che da anni si occupa di questi temi) così da renderla indipendente dai lavori dei Cantieri.

Insomma, siamo convinti che la strada intrapresa sia quella giusta, che il fare rete sia, ad oggi, l’arma più adatta per stimolare e favorire l’effettiva execution dei progetti e delle iniziative attraverso quelle attività di advocacy, networking e monitoraggio delle politiche pubbliche che i Cantieri, in questa nuova edizione, intendono rendere ancora più efficaci.

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