Super Green Pass: dal 15 ottobre obbligo per tutti i lavoratori

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Il governo ha varato il decreto che estende l’obbligo del green pass a tutti i lavoratori dal 15 ottobre. Prevista la sospensione dal lavoro e dallo stipendio dopo cinque giorni di assenza per chi è senza certificato verde. I tamponi avranno prezzi calmierati. Le disposizioni non si applicano ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale per certificate ragioni di salute

17 Settembre 2021

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Patrizia Cardillo

Esperta di Protezione dati personali, Coordinatrice del Network dei RPD delle Autorità indipendenti

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Arriva il Super Green Pass: con l’obiettivo di tornare alla normalità ed avviare la ripresa delle attività economiche e sociali in presenza, il Governo, trovato l’accordo con tutte le parti sociali e superate diverse perplessità, estende la validità del green pass per l’accesso a tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati. Sono 23 milioni i soggetti interessati: potenzialmente tutti coloro che si trovano in età lavorativa, compreso chi è alla ricerca di occupazione.

Il possesso generalizzato del Green Pass viene anche visto come presupposto per riaprire le città, ridurre le misure di rigidità introdotte oltre che evitare misure restrittive in caso di nuovi incrementi dei contagi. Sicuramente costituirà un aumento della sicurezza sui luoghi di lavoro e nuovo stimolo e impulso per la campagna vaccinale.

L’Italia è il primo paese europeo ad adottare tale iniziativa come risposta a una pandemia che continua a trasformarsi e a diffondersi e che solo nella vaccinazione generalizzata trova una adeguata risposta. Potrebbe rivelarsi lo strumento per evitare nuove chiusure in caso di incremento dei contagi.

L’obbligo è rivolto a chi presta a qualsiasi titolo attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso le pubbliche amministrazioni, comprese le Autorità amministrative indipendenti, la Banca d’Italia, gli enti pubblici economici e gli organi di rilievo costituzionale. Quest’ultimi dovranno adeguare i propri ordinamenti. Impatta anche su chiunque svolga una attività lavorativa nel settore privato, a qualsiasi titolo, compresi liberi professionisti, partite Iva e studi professionali. Ovunque sia possibile controllare l’accesso.

Potranno essere adottate linee guida per assicurare l’omogenea definizione delle modalità organizzative dei controlli sui luoghi di lavoro. È stata annunciata l’adozione di nuove regole per l’utilizzo dello smart working nel pubblico impiego, prima della scadenza dello stato d’emergenza, per superare la fase di straordinario utilizzo.

Sanzioni

Sono previste le medesime sanzioni introdotte nella scuola: per i lavoratori sprovvisti di green pass, dopo cinque giorni nel settore pubblico o diversamente previsto nel privato, il rapporto di lavoro è sospeso fino alla presentazione della certificazione e non è dovuta la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato. L’assenza viene considerata ingiustificata. Ma non ci saranno sanzioni disciplinari, salvo quanto previsto dai rispettivi ordinamenti.

Nel caso in cui il dipendente dovesse accedere sui luoghi di lavoro eludendo il controllo, si applica la sanzione amministrativa fissata da 600 a 1500 euro. La medesima sanzione è prevista per il datore di lavoro in caso di mancata adozione delle misure previste.

In ogni caso non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore. Chi non ha il Green pass avrà comunque il “diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”. Sia pure con qualche logica differenza le disposizioni si applicano negli uffici giudiziari e ai titolari di cariche elettive o istituzionali.

Controlli

I datori di lavoro saranno tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni sull’obbligo di green pass e dovranno definire, entro il 15 ottobre, le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo ove possibile, che i controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro e sia affidato, a soggetti formalmente incaricati, l’accertamento e la contestazione delle violazioni. Al Prefetto, territorialmente competente, spetta il compito dell’applicazione delle sanzioni sulla base della segnalazione dei soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione delle violazioni.

Costo dei Tamponi

Pur se richiesto a gran voce dai sindacati, non è passato il principio di gratuità dei tamponi che avrebbe sminuito notevolmente il valore e l’impatto della misura disincentivando la vaccinazione. È garantita comunque l’esecuzione gratuita dei test molecolari e antigenici rapidi ai cittadini che non possono fare il vaccino per situazioni di fragilità o patologie ostative al vaccino. Viene assicurato un prezzo calmierato per i tamponi fino al 31 dicembre 2021. In particolare il costo sarà di 8 euro per gli under 18 e di 15 euro per tutti gli altri.

Decisioni rinviate

L’aumento della capienza nei luoghi in cui si svolgono eventi, nei cinema e nei teatri slitta al primo ottobre, in base all’andamento della curva epidemiologica. 

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