Un piano di riforme per l’Italia 2020: le conclusioni dell’AGDP

Verbaro in chiusura di convegno riprende e commenta alcuni temi toccati nel corso degli interventi e contenuti nel documento AGDP. Appare sempre più necessario un ridisegno coraggioso e complessivo del settore pubblico, nel solco dell’avviato processo di contenimento della spesa pubblica. Alcune decisioni, anche se difficili, non possono più essere rinviate. In questo contesto, la dirigenza amministrativa deve abbandonare ogni resistenza corporativa e dare un contributo reale di trasparenza e accessibilità totale, non solo in relazione a dati finora resi noti sui siti di quasi tutte le amministrazioni (per esempio le assenze dei dipendenti, i curricula dei dirigenti, i compensi percepiti), ma soprattutto in relazione agli andamenti gestionali, ai dati relativi all’allocazione delle risorse e alle modalità di spesa. Sarebbe opportuno promuovere migliori forme di valutazione delle strutture amministrative e delle amministrazioni nel loro complesso, basate sulla misurazione delle rispettive performance e legate ai maggiori risparmi, al fine di evitare di ridurre gli stanziamenti a quelle più efficienti, anche in vista del federalismo fiscale. Verbaro ricorda alcune proposte per la razionalizzazione della spesa, come l’accorpamento di strutture che trattano analoga materia (per esempio razionalizzazione degli enti del settore previdenziale). Tra gli altri argomenti trattati: la valorizzazione delle professionalità esistenti nella PA, il tema del reclutamento della dirigenza e la semplificazione delle attuali procedure di mobilità del personale pubblico.