Come raccontare le città che cambiano: ne parliamo a ICity Lab 2018

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Non tutti i processi di innovazione avviati sono immediatamente percepibili e percepiti, non tutti i risultati raggiunti sono evidenti e soprattutto comprensibili ai cittadini nella loro reale portata e nei possibili sviluppi futuri. Ecco perché è così importante il “racconto” di quanto avviene nella città e nei territori. Racconto che assume diverse valenze: strumento di conoscenza e trasparenza, ma anche mezzo per avvicinare Pa e cittadini, per ricostruire un rapporto di fiducia e favorire il senso di appartenenza alla comunità in cui si vive.

29 Agosto 2018

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Michela Stentella

Quando una città è amministrata bene e vengono realizzati progetti e iniziative che la rendono più vivibile, sostenibile, competitiva, efficiente, il cambiamento dovrebbe essere tangibile e visibile per tutti. Ma non sempre è così. Non tutti i processi di innovazione avviati sono immediatamente percepibili e percepiti, non tutti i risultati raggiunti sono evidenti e soprattutto comprensibili ai cittadini nella loro reale portata e nei possibili sviluppi futuri. Ecco perché è così importante il “racconto” di quanto avviene nella città e nei territori. Racconto che assume diverse valenze: strumento di conoscenza e trasparenza, ma anche mezzo per avvicinare Pa e cittadini, per ricostruire un rapporto di fiducia e favorire il senso di appartenenza alla comunità in cui si vive, per gettare le basi di una partecipazione informata e costante.

Sapere come sta cambiando la nostra città, quali nuove opportunità ci offre per studiare e lavorare, quali percorsi di trasformazione urbana stanno vivendo i diversi quartieri, quali nuovi servizi abbiamo a disposizione e come sfruttarli al meglio…tutto questo ci permette di scegliere, commentare, agire in maniera consapevole. Ed è una grande occasione di conoscenza anche per le amministrazioni: lo sforzo necessario per una corretta comunicazione verso l’esterno può essere infatti l’occasione per chiarire al proprio interno i risultati raggiunti, per analizzare l’impatto reale dei progetti avviati o realizzati e per definire i prossimi obiettivi.

Un processo che, quindi, deve basarsi prima di tutto sui dati a disposizione analizzati, confrontati, collegati tra loro e soprattutto restituiti in una modalità chiara e leggibile. E che si realizza al meglio quando – per la visualizzazione dei dati, la comunicazione e la disseminazione dei risultati raggiunti, il coinvolgimento nel dibattito di imprese, cittadini e associazioni – riesce a coniugare strumenti più tradizionali (come incontri sul territorio, focus group, materiale informativo, etc) e strumenti più innovativi le cui potenzialità erano fino a pochi anni fa del tutto inesplorate all’interno delle amministrazioni (come piattaforme per la visualizzazione dei dati, social network, survey on line etc) e i cui continui sviluppi aprono ogni giorno nuove opportunità per chi ha le competenze adatte.

In occasione di Icity Lab 2018 porteremo avanti questa riflessione il 18 ottobre in occasione del convegno “ Comunicazione e appartenenza. Il racconto di una smart city ”. Questo appuntamento è tra i più recenti inseriti all’interno del programma congressuale (in continuo aggiornamento). Nei prossimi giorni sarà on line il panel dei relatori.

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