Fondo Corsini

Nome applicazione – Fondo Corsini

Amministrazione proponente – Comune di Ancona

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Nell’ottica del recupero e della valorizzazione della memoria storica della città, il Comune di Ancona procedeva, nel 1987 e nel 1989 alla opportuna acquisizione del fondo fotografico Emilio Corsini. Il materiale comprendeva in gran parte immagini risalenti agli anni Venti e Trenta, che raffiguravano la città nel suo essere e nelle sue trasformazioni; non mancavano immagini pubbliche, espressione del regime allora al potere, raffigurazioni di realtà sociali e di lavoro.
Il materiale, che veniva depositato in un primo momento presso l’Archivio di Storia Urbana e poi assegnato alla Biblioteca comunale “L. Benincasa”, comprendeva nella quasi totalità negativi su lastre di vetro di differente formato, sensibilizzate alla gelatina al bromuro d’argento, e un esiguo numero di negativi su pellicola costituita da nitrato o acetato di cellulosa.
Entrambi i supporti per loro stessa natura, facevano prevedere ineludibili problematiche concernenti la pulitura e l’eventuale restauro, lo studio e la corretta conservazione del fondo stesso, altrimenti esposto al rischio concreto di un possibile deterioramento, in tempi anche relativamente brevi.
Nel 1997 si era proceduto all’intervento di pulitura delle lastre, allo scopo di eliminare polveri, muffe e grasso e alla stampa a contatto, che veniva sottoposto anche a un bagno protettivo al selenio, per un’ulteriore stabilità dell’immagine.
La totale provinatura del fondo permetteva finalmente di iniziare uno studio preliminare e una precatalogazione delle stampe.
La Biblioteca Comunale, volendo dare risalto al fondo Corsini, ha elaborato un progetto di conservazione e di catalogazione su supporto informatico, con il contributo dei fondi provenienti dalla legge regionale 75/97, tramite l’intervento della Provincia di Ancona.
Gli interventi si sono orientati su un duplice progetto di intervento: da una parte, la continuazione degli azioni di conservazione del materiale fotografico; dall’altra, la sua valorizzazione attraverso la catalogazione.
Innanzitutto, i 1716 documenti fotografici sono stati digitalizzati, a cura del Servizio Urbanistica del Comune di Ancona.
In seguito, il materiale fotografico è stato inserito in contenitori idonei a mantenere la sua conservazione.
Si è poi provveduto a restaurare con l’intervento di una ditta specializzata del settore 20 lastre che si presentavano rotte o incrinate.
La valorizzazione del fondo Corsini quindi è proseguita con la sua catalogazione ad opera di esperti del settore, sia con il software Sirpac della regione Marche, sia con il software Sebina, che ha permesso il suo inserimento all’interno del Catalogo on line delle Biblioteche del Polo SBN della Provincia di Ancona.
Attualmente, infatti, digitando l’indirizzo
http://biblioteche.provincia.ancona.it/SebinaOpac/Opac viene proposta la maschera di ricerca che permette di avere accesso al catalogo delle foto del Fondo Corsini. Per ognuna di esse, cui si può accedere direttamente tramite il titolo e l’anno, oppure indirettamente, con l’inserimento di una o più parole chiave o del soggetto, è stato realizzato l’inserimento dell’oggetto digitale, che dà modo a chi navighi su queste pagine di visionare direttamente la foto ricercata.
Questo progetto ha garantito così la salvaguardia di un bene culturale di grande valore e la sua valorizzazione già fin da ora ragguardevole, attraverso la messa in rete delle immagini.
ll Fondo Corsini è composto da oltre 1700 foto.
All’atto dell’installazione dell’app solo alcune foto sono già  presenti nel dispositivo.
ATTENZIONE: l’intero fondo consta di oltre 600MB di dati quindi si verifichi di essere connesso ad una rete wi-fi per evitare COSTI AGGIUNTIVI.
Alternativamente è possibile scaricare le foto a piccoli blocchi.