I servizi pubblici e privati per il lavoro nella crisi

I servizi per l’impiego, in particolare nell’attuale periodo di crisi, sono chiamati a rispondere in modo rapido ed efficace alle necessità dei lavoratori e delle imprese.

L’impatto economico della crisi sui redditi dei lavoratori è stato ridimensionato dall’intervento degli ammortizzatori sociali, che sono stati estesi in deroga ad alcune tipologie di percettori non contemplate dalla norma previgente (DL 185/2008; DL 5/2009; DL 78/2009).

La fuoriuscita dalla crisi dal punto di vista occupazionale richiede, tuttavia, un ulteriore sforzo: da un lato, è necessario accrescere l’impegno da parte dei servizi competenti e dei servizi per l’impiego,in particolare attraverso un processo di responsabilizzazione,  dall’altro deve essere garantita la piena efficacia delle politiche attive del lavoro che si accompagnano alle politiche di sostegno del reddito.

Per i servizi pubblici é necessario completare il passaggio da amministrazione certificatrice, che verifica lo stato di occupazione/disoccupazione del soggetto, ad amministrazione attiva, che prende in carico la persona ed eroga servizi necessari al suo ben-essere nella vita attiva.

I servizi per l’impiego, principalmente quelli pubblici, devono essere in grado di svolgere quei compiti nuovi di amministrazione attiva che la riforma del lavoro degli ultimi anni ha assegnato ai servizi competenti. In primo luogo, attraverso quella “presa in carico della persona” nelle fasi di transizione del capitale umano: dalla formazione al lavoro, dall’occupazione alla cassa integrazione e/o disoccupazione sino alla nuova occupazione.

La rapidità d’azione dei servizi per l’impiego pubblici e privati deve caratterizzare il numero la qualità dei servizi offerti.

Il Ministero del lavoro, a fronte della crisi economica e finanziaria, sta predisponendo un Rapporto sullo stato dei servizi per l’impiego in Italia al fine di individuare e condividere con le Regioni e  le Parti sociali, alcune linee guida per il rilancio del ruolo dei servizi per l’impiego pubblici e privati, quali soggetti promotori di politiche attive nei territori di riferimento.

Dovranno essere individuati i servizi che devono essere assicurati dai servizi per l’impiego (anche con specifico riferimento al contesto di crisi) superando quella “confusione” tra il concetto di livello essenziale delle prestazioni, ciò che costituisce obbligo di legge e standard di qualità che ha caratterizzato il modello del Masterplan della passata programmazione e che ci ha impedito di raggiungere gli obiettivi che ci si era posti di garanzia dell’omogeneità di base su competenze e qualità dei servizi. Lo strumento del Masterplan può dimostrare la propria efficacia operativa a livello regionale, dove le amministrazioni possono avvalersene al fine di programmare, monitorare e valutare le proprie politiche volte a garantire la qualità dei servizi erogati e gli standard minimi di servizio.