Le nuove politiche di welfare attivo del Ministero del Lavoro

L’incontro riguarda il ruolo dei centri per l’impiego rispetto alla crisi. L’attenzione posta dal governo in questo primo periodo è stata sulle politiche passive con diversi decreti per cercare di ampliare i soggetti beneficiari della cassa integrazione in deroga e degli strumenti di mobilità. È importante quindi attivare quanto prima anche le politiche attive.

Occorre operare attraverso un sistema integrato che mette insieme interventi a sostegno del reddito ed interventi di promozione per poter favorire l’occupazione e la ri-occupazione. La crisi è complessa è la ripresa sarà lenta quindi è importante evitare la disoccupazione frizionale, si deve attivare la pluralità di soggetti che oggi operano sul mercato del lavoro. Gli interventi del governo sono volti ad ampliare il numero di operatori che operano sul mercato del lavoro. Ci sono molti modelli regionale che vedono a diversi livelli un’integrazione fra i soggetti pubblici e privati. Il “Collegato Lavoro” appena verrà approvato prevederà un ampliamento dei soggetti che saranno di mediazione oltre ad un potenziamento dei vari strumenti che possono favorire l’incontro fra domanda ed offerta. Bisogna chiedersi come fare politicamente ad aumentare l’occupazione e l’occupabilità del capitale umano.

Un altro documento importante che fissa le linee guida sulla formazione professionale è l’accordo Stato-regioni e parti sociali, che costituisce uno strumento importante per finalizzare risorse e sforzi da destinare ai centri di servizio per l’impiego. I soggetti pubblici devono avere un ruolo importante di cabina di regia e le linee guida possono rivelarsi un ottimo strumento su come orientare la formazione e fare da intermediari. Verrà lanciato uno strumento nuovo fatto da una rete territoriale di soggetti qualificati che ci consenta di monitorare il fabbisogno professionale in maniera costante e tempestiva per offrire una formazione mirata. La rivitalizzazione della borsa lavoro prevede: sedi di offerte delle pubbliche amministrazioni, obbligo per le università di farvi confluire dentro i curricula dei neo laureati e un ruolo di coordinamento da parte della stessa. Uno sforzo che richiede maggiore integrazione fra i soggetti che operano nel mercato del lavoro è appunto quello di un’organizzazione a sistema. Il quadro normativo è molto ampio su questo argomento, si tratta quindi di mettere insieme gli elementi seguendo una logica di programmazione e attivando anche il sistema sanzionatorio. Bisogna accompagnare il capitale umano con servizi adeguati nelle fasi di passaggio dal non lavoro al lavoro.  Dobbiamo per questo superare divari geografici, di struttura amministrativa e culturale, occorre responsabilizzare i soggetti pubblici e attraverso il ministero ampliare la gamma dei servizi.