Lavorare a un’Amministrazione 2.0, premette Forghieri, significa creare più intelligenza, quindi più ascolto e maggiore relazione con i cittadini e i dipendenti altamente qualificati nell’utilizzo delle tecnologie. Applicazione di standard e livelli di omogeneizzazione dei processi, minore discrezionalità e più trasparenza, questi i presupposti per il passaggio al paradigma dell’Amministrazione 2.0, tenendo presente tre prospettive di sviluppo: una PA che diventi predittiva, che ascolti e anticipi i bisogni dei cittadini, una PA allenatrice attraverso il participatory sensing e il crowdsourcing, una PA che utilizzi i social Media così come una nazione apre le sue ambasciate.