Giovanni Vetritto spiega che il progetto Officina Famiglia, creato sotto l’egida istituzionale dell’Osservatorio Nazionale della Famiglia, è nato dall’esigenza di fornire agli operatori delle politiche familiari impegnati nelle PA di tutti i livelli di governo, strumenti che consentano una maggiore circolazione di informazioni e buone pratiche. Da qui l’idea della costruzione di una comunità di pratica come strumento migliore per realizzare una vera rete, secondo una logica dal basso.Il dipartimento, da parte sua, ha individuato le 4 finalità principali, che rappresentano le aree su cui ci si confronterà nei vari tavoli, a partire da alcune domande.
Al primo punto la diffusione delle conoscenze e gli strumenti da privilegiare, come manuali operativi, linee guida, o sistemi di knowledge management system. Al secondo il rafforzamento delle competenze, attraverso azioni di formazione classica e/o percorsi di action learning. Il terzo versante, quello della diffusione e del trasferimento delle best practice, è quello rispetto a cui viene compiuta l’analisi più ampia e la proposta più forte, a partire da un questionario di assessment, per l’individuazione di alcune dimensioni di qualità come prioritarie. Da stabilire, inoltre, se la forma del database è lo strumento utile per raccogliere le buone prassi, e quali attività per il loro trasferimento privilegiare, tra cui i gemellaggi. All’ultimo punto, la creazione di momenti di scambio, come nomenclatori, wiki, forum tecnologici, workshop.
Tutta l’attività verrà racchiusa in un sito web che sarà messo online presto. Ad ogni tavolo di discussione viene richiesta una scheda con un feedback e con eventuali proposte