Immigrazione, per Pordenone un piano territoriale fondato su facilitazione.

Eligio Grizzo illustra il Piano territoriale per l’immigrazione adottato da due anni dalla Provincia di Pordenone, sottolineando che è stato colpito da alcune teorie di Feltrin visto che la realtà da governare è ben diversa. Di fronte alla crisi economica ed occupazionale che da tre anni ha colpito un’area che in passato era molto florida, per cui era un bacino di sperimentazione della mediazione culturale, si è passati invece all’applicazione del concetto di facilitazione. Si tratta di una nuova politica fondata sui tre concetti di legalità, responsabilità ed emancipazione e realizzata attraverso 4 punti.
In primo luogo l’impiego sociale di pubblica utilità, con i 1100 immigrati senza lavoro, residenti nella Provincia, impiegati per 3 giorni alla settimana. In secondo luogo gli sportelli territoriali, destinati ai nuovi immigrati, che vengono accompagnati giorno per giorno sul territorio da uno psicologo ed un facilitatore. Si prosegue con il supporto ad iniziative pubbliche e del privato sociale, per concludere con il sostegno di azioni di rientro in patria: gli immigrati che non trovano più una motivazione per restare in Italia, vengono accompagnati in un percorso di rientro in patria, rinunciando al permesso di soggiorno.