Il mercato illegale del software in Italia

Matteo Mille presenta le istanze degli operatori IT che in Italia stanno innovando il settore della distribuzione dei contenuti in rete e che ogni anno subiscono un danno ingente da parte della diffusione illegale del software in rete. Oltre il 49% del software in circolazione in Italia è contraffatto (15 punti sopra la media europea) e limitare questo fenomeno vuol dire favorire gli investimenti in innovazione del settore, ma anche contribuire allo sviluppo economico del paese. Se si riuscisse a ridurre di 10 punti percentuale il tasso di pirateria software, il Pil aumenterebbe di circa 3,6miliardi di PIL l’anno con una relativa impennata dell’occupazione e del gettito fiscale. Il problema, però è che manca una cultura della legalità che riduce enormemente la possibilità di sinergia tra le forze dell’ordine e la piccola utenza privata (cittadini e imprese).