Intervento al convegno NW.03 “Il sistema di interventi per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro: un esempio di collaborazione interistituzionale”

Creazione ed incremento di nidi o interventi similari; facilitazione del rientro al lavoro dopo congedo parentale; incentivi per acquisto di servizi di cura nella forma di voucher/buono o buono lavoro; sostegno a modalità di prestazione lavoro e tipologie contrattuali facilitanti come part time o telelavoro; altri interventi innovativi proposti da Regioni o Province compatibili con le finalità di conciliazione.

Alessandra De Marco illustra l’utilizzo delle risorse assegnate alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nell’ambito del Fondo per le politiche  relative ai diritti e alle pari opportunità, specificando quali sono le cinque tipologie in cui possono concretizzarsi gli interventi da parte delle Regioni. Il Fondo è stato creato nel 2006 a partire da 3 milioni, poi incrementati, finché nel 2009 il ministro Carfagna ha stabilito, con il parere favorevole della Conferenza unificata, il decreto di riparto delle risorse non ancora spese, pari a 100 milioni di euro. Tra i 5 campi individuati, la conciliazione dei tempi di vita e lavoro rappresenta la parte più rilevante, con uno stanziamento di 40 milioni euro (40%) .

I destinatari sono tutti coloro che hanno esigenze di conciliazione, quindi in primo luogo le donne (70%), ma non solo, e coprono non solo la cura di figli piccoli, bensì anche di familiari anziani o disabili. Gli interventi sono stati individuati attraverso un’indagine quali-quantitativa svolta in parallelo su criticità, bisogni, aspettative per le donne che lavorano, in relazione  agli strumenti e ai servizi di conciliazione.