Il progetto Addme per l’e-inclusion.

Lorenzo Orlandi spiega che Addme è una rete paneuropea che riunisce in una comunità di pratica, per la condivisione e progettazione di attività, enti, organizzazioni e istituzioni impegnati nell’aiutare i gruppi vittime del digital divide o socialmente svantaggiati a diventare i principali beneficiari di servizi a cui hanno diritto. Scopo del progetto, parte dell’Agenda Digitale Europea, è l’e-inclusion, mirando tra l’altro all’accrescimento dell’e-capacity.
La rete è nata da un anno e comprende 20 enti di 8 diversi paesi, in particolare associazioni, amministrazioni pubbliche, realtà del mondo accademico, che svolgono ormai quasi un ruolo da community manager per favorire il dialogo tra nuovi enti che vogliono aderire, come unioni di cittadini o decision maker. Si può accedere alla rete e alla comunità di pratica attraverso 2 diversi siti.
Sono tre le categorie destinatarie del progetto: anziani o pensionati a basso reddito; giovani con bassa scolarizzazione, disoccupati e non impegnati in nessun attività formazione o giovani immigrati non europei; operatori PA delle piccole e medie comunità. Scopo del progetto è creare una rete di conoscenza che favorisca lo scambio di idee e pratiche anche con l’estero, nonché stimolare la stessa consapevolezza sull’esistenza di problemi di esclusione sociale e digitale spesso correlati.