Benché uscita con le ossa rotte dalla recente manovra finanziaria del giugno scorso, la comunicazione pubblica appare vitale per il cambiamento della PA nella logica dell’efficienza, del merito e della trasparenza. Essa va intesa infatti come “fattore abilitante” della riforma, in quanto permette di superare l’asimmetria informativa tra cittadini e amministrazioni che è alla base della sfiducia e della mancanza di partecipazione.
Il convegno, svolto in collaborazione con l’Associazione italiana della comunicazione pubblica e istituzionale (www.compubblica.it) , chiama a raccolta tutti gli operatori che in questi anni hanno creduto che una buona comunicazione fosse una conquista della nuova PA, a servizio dei cittadini, e che quindi mal si adattano a vederla considerata, senza un esame di merito, tout court uno spreco da tagliare.