Stefano Cazora apre il suo intervento con una constatazione: in tempo di crisi la pubblica amministrazione sembra pensare di mettere a posto la coscienza tagliando le attività di comunicazione. Questo dimostra che per la nostra classe dirigente ancora non è chiaro che la comunicazione è un’attività strategica, non sussidiaria , per il conseguimento del bene comune e l’offerta di un buon servizio pubblico. Tuttavia, specifica, un settore che in questo momento non conosce crisi è quello della comunicazione ambientale in linea con il fiorire della green economy e di una crescente sensibilità sui temi ambientali da parte dei cittadini italiani ed europei. Mentre riconosce che il legislatore sembra cogliere questo trend, dal momento che il decreto legislativo 195/2005 riconosce un interesse diffuso in materia di accesso sulle questioni ambientali, lancia una domanda: le pubbliche amministrazioni, con le loro procedure e i loro database, sono pronte? Nel secondo intervento (secondo file audio) risponde alla domanda del moderatore: “quali escamotage ha messo in campo per non venir meno alla mission della comunicazione pubblica, pur a fronte dei cospicui tagli in bilancio”?