La formazione dei dipendenti pubblici tra riforma e manovra: l’esperienza dell’UPI

Più responsabilità, date le riforme intervenute negli ultimi anni, e meno risorse, visti i tagli che pesano sugli enti locali: questo il quadro che si presenta al sistema delle province, che ogni anno diminuisce la sua spesa di circa un miliardo di euro rispetto ai 15 miliardi del 2007. Gaetano Palombelli, nel riportare questi dati, sottolinea come i tagli non colpiscano solo gli sprechi ma anche i servizi. Per quanto riguarda la formazione, oltre al taglio delle spese disposto all’articolo 6 comma 13 del decreto legge n. 78/2010, Palombelli ricorda anche che, con la conversione dello stesso decreto legge, è stata abolita l’Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei segretari comunali e provinciali che era stata istituita dalla L.127/97 unitamente alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione Locale. La riorganizzazione del sistema Agenzia-scuola ha avuto conseguenze sul sistema delle autonomie. Le esigenze attuali evidenziate da Palombelli sono: maggiore coordinamento dei soggetti che si occupano di formazione a livello nazionale; investimenti sui compiti di assistenza tecnica, supporto e formazione a distanza; garanzia che al vertice delle amministrazioni locali ci siano soggetti formati e competenti, capaci di gestire l’ente in modo manageriale, ma per fare questo devono essere formati da un soggetto che non sia “scollato” dalle esigenze dell’ente.