Quale formazione per la PA riformata: meno risorse e innovazione dei processi e delle strutture

Come si affronta il taglio delle risorse destinate alla formazione nella pubblica amministrazione? Accettando prima di tutto il fatto che è necessario un cambiamento, anche perché i fondi non verranno ripristinati e, quindi, innovando l’organizzazione interna delle strutture che si occupano di formazione. Questa la riflessione di Giovanni Tria che sottolinea come l’innovazione del processo formativo rientri nel quadro più generale della riforma della PA. Fondamentale, in questo contesto, è il coordinamento tra la Scuola superiore di pubblica amministrazione, le altre Scuole delle amministrazioni e i diversi Uffici che si occupano di formazione, soggetti che finora hanno lavorato in modo isolato e indipendente gli uni dagli altri. Un adeguato coordinamento porta a un maggiore risparmio, meno sprechi e alla razionalizzazione delle risorse. Si deve poi individuare un modello di formazione adatto ai nuovi percorsi innovativi tracciati dalla riforma, con un rafforzamento delle capacità tecniche, operative e giuridiche dei dirigenti.