La campagna contro il fumo come strumento di promozione della salute.

Per parlare della comunicazione come strumento di promozione di stili di vita salutari, Alfredo d’Ari illustra i risultati della campagna degli ultimi due anni contro il fumo, uno dei principali fattori di rischio delle malattie croniche nei paesi occidentali. Obiettivo strategico: trasformare il cittadino da soggetto passivo ad alleato convinto nella promozione della nuova cultura, basandosi sul concetto di empowerment.
Tra le tre grandi criticità individuate nel contesto nel quale si sviluppa l’attività di comunicazione, D’Ari cita la pluralità delle fonti di informazione ed i modelli comportamentali non virtuosi proposti dai media. La strategia adottata è quella di evidenziare il tornaconto personale dato dal cambiamento dello stile di vita, con la promessa di una vita migliore, integrando strumenti di comunicazione diversi.
Premesso che la campagna contro il fumo è ormai un impegno costante del ministero, il relatore sottolinea che negli ultimi due anni ci sono concentrati sul fumo passivo e sulla prevenzione nei confronti della popolazione giovanile, utilizzando un approccio propositivo ed un tono non drammatizzante, con un testimonial riconoscibile individuato in Renato Pozzetto. Le statistiche parlano di un campagna molto efficace dal punto di vista dello stesso cambiamento dei comportamenti, con dati eccezionali, vista la difficoltà dei messaggi comunicazione di arrivare al target. Per il futuro si punterà sui social network.