Vinca il migliore: concorsi puliti e regole certe per l”accesso al pubblico impiego.

Secondo Amalfitano illustra il nuovo progetto Concorsi PA – “Vinca il Migliore”, la formula con cui è stato gestito il concorso che a Napoli, a fine 2010, con procedura interamente informatizzata, ha portato all’assunzione di 534 vincitori, a soli 10 mesi da un bando che aveva prodotto 112mila domande per un totale di 103 mila.
Amalfitano spiega che il concorso è nato dall’esperienza RIPAM, ossia una buona pratica che riscatta il settore pubblico e che dal 1994 garantisce alla PA personale altamente qualificato e selezionato in maniera trasparente. Brunetta ha deciso di migliorare il sistema sfruttando la congiuntura molto favorevole del concorso pubblico presso il Comune di Napoli, che, dopo averlo bandito, ha deciso di affidarsi ad una commissione interministeriale, con Formez Italia a fare da supporto. E’ stato così avviato un vero concorso online, che ha permesso al cittadino di essere testimone e protagonista in tempo reale di tutte le fasi salienti. Senza che si consumasse un solo grammo di carta e con un risparmio di 6 milioni di euro per il Comune di Napoli. Dall’altra parte si registra invece l’esperienza del Comune di Roma, che ha bandito un concorso pubblico con il metodo tradizionale solo 24 giorni dopo l’amministrazione partenopea. Risultato: 300 mila buste di raccomandate accumulate e fase della selezione ancora da avviare.
Il nuovo progetto Concorsi PA – “Vinca il Migliore” rappresenta una buona pratica che dovrebbe diventare un’abitudine. Ma per risolvere i problemi della PA italiana non basta, occorre piuttosto una nuova cultura e l’affermazione di un concetto che non esiste ancora nel nostro paese, quello di di civil servant, ossia servitore dello stato.