Servizi amministrativi 2.0: una sfida culturale e tecnologica.

Secondo Cesare Stefanelli dovremmo porre attenzione al web 2.0 non tanto dal punto di vista dell’evoluzione tecnologica quanto di quella culturale, che comporta la partecipazione dell’utente il quale crea valore in rete. Si tratta di un aspetto straordinario che impatta in maniera fortissima sul funzionamento delle nostre università, anche nell’ambito amministrativo. Gli studenti, ossia i principali utenti, sono ormai dei nativi digitali per cui pretendono dall’ateneo il grado di disponibilità a cui sono stati abituati dalla rete. Ciò significa che le nuove tecnologie rappresentano per le università anche una sfida culturale, basata soprattutto sul concetto di reputation
I fattori critici legati al successo dei servizi amministrativi 2.0 sono relativi soprattutto alla mentalità, rispetto alla quale occorre il passaggio da un approccio di “conformità alle norme” a quello di “orientamento verso l’utente”. Altrettanto importante è una completa ridefinizione dei processi di organizzazione, per cui è fondamentale standardizzare i processi, solo in questo modo le nuove tecnologie consentiranno una maggiore facilità d’uso. Le sfide aperte per il tavolo tecnico dell’università digitale partono dunque dalla necessità per gli atenei di coordinarsi meglio, in modo da standardizzare i processi, lavorando anche sul loro versante normativo, come nel caso della firma digitale. E’ inoltre fondamentale favorire l’adozione delle tecnologie Open Source ed incentivare il riuso del software, di cui si parla anche nel CAD, ipotizzando una banca dati.