La città intelligente: puntare su tecnologia ed innovazione ma centrate sulle persone.

Paolo Pissarello spiega che il progetto Genova smart city mira a costruire una città appetibile per il domani,  secondo i due principali temi dell’ambiente e del lavoro. Il contributo fondamentale viene da tecnologia ed innovazione, ma mettendo al centro le persone, per cui il progetto passa attraverso istituzioni, imprese, singoli cittadini e le loro associazioni.
Sul piano economico hanno incontrato enormi difficoltà, che hanno affrontato ri-orientando ogni azione già prevista dal piano esecutivo di gestione alla luce dei progetti smart, attraverso un lavoro di analisi dell’azione che fornisce la motivazione. Importante è inoltre la collaborazione con le altre istituzioni del territorio.

Nel secondo intervento Pissarello spiega che il tema risorse economiche scarse viene da loro affrontato puntando sull’Unione europea,  e sul parternariato pubblico-privato. Da parte sua il territorio sembra rispondere attraverso il mondo dell’università e della ricerca, ma anche delle imprese, la speranza è quella di attivare anche le risorse della cassa depositi e prestiti.
Decisiva è inoltre la collaborazione tra città, però occorre un tema forte su cui impegnarsi, che potrebbe essere quello dell’energia, considerando che è uno dei settori più sostenuti dall’Unione europea. Il Comune di Genova sta inoltre lavorando sul fronte infomobilità, ma dopo essere stati premiati per le loro proposte, ora non sanno come tradurle in azione, causa la mancanza di investimenti.