Dopo aver richiamato l’attenzione sulla scarsezza delle risorse a disposizione, la dr.ssa Recchia sottolinea come il MiBAC debba recuperare una legittimazione a livello di opinione pubblica, da una parte nei confronti di chi protesta per i tagli, e dall’altra di quei contribuenti che non fruiscono di cultura pur partecipando economicamente alla sua produzione. In questo senso la dr.ssa Recchia sposa le attività di rottura dei monopoli per i cosiddetti servizi aggiuntivi intrapresa dalla DG per la valorizzazione e sottolinea l’importanza dell’ampliamento della platea dei fruitori: ampliamento realizzabile soprattutto attraverso una maggiore segmentazione dell’offerta dei prodotti culturali e una comunicazione più efficace con i portatori di interesse e i formatori di consenso.