La conciliazione dei tempi di vita e lavoro.

Monica Velletti sottolinea come l’aumento dell’occupazione femminile sia una priorità del suo dipartimento, da ottenere attraverso una riorganizzazione delle modalità di lavoro. Sono dunque necessari strumenti che diano flessibilità e permettano alle donne di conciliare famiglia e lavoro, migliorando sia il loro accesso che la loro permanenza sul mercato del lavoro. In generale è importante renderlo per loro più friendly, incentivandole verso la stessa ricerca di occupazione: al riguardo, gli ultimi dati Istat rivelano una diminuzione delle donne inattive. Il problema è in realtà globale, ma i dati Eurostat del dicembre 2010 testimoniano come la situazione italiana sia tra le peggiori (disoccupazione media 46% contro media europea 58,6%), mentre il dato più significativo è che dove esiste flessibilità (come telelavoro o part time), l’occupazione femminile aumenta.
Dopo aver illustrato gli ultimi provvedimenti del governo sul tema, con il decreto legge contenente le norme per i lavoratori svantaggiati, Velletti illustra gli interventi specifici del suo dipartimento. Partendo dall’Intesa conciliazione raggiunta con le Regioni, con lo stanziamento di 40 milioni destinati a 5 tipologie di interventi, passando all’intero programma di inclusione delle donne sul mercato del lavoro, fino al piano sud. Dopo un cenno ai provvedimenti che seppur indirettamente contribuiscono all’incremento dell’occupazionale femminile, come quello sulla presenza delle donne nei cda, Velletti conclude che il loro prossimo obiettivo è dare attuazione alla delega sulle forme di flessibilità contenuta nel collegato lavoro.