Occupazione femminile e la disparità tra pubblico e privato.

Alessandra Servidori auspica che all’interno della strettissima alleanza realizzata tra i 3 ministeri del Lavoro, delle Pari Opportunità e della Pubblica Amministrazione sul tema dell’occupazione femminile si arrivi se non alla parificazione almeno alla comparazione sistematica del lavoro nel settore pubblico e privato. La differenza sta infatti diventando eclatante, quando invece spesso sistemi o tipologie contrattuali potrebbero essere gli stessi, a volte rappresentanti della PA sono convitati di pietra, quando invece ci sarebbero nuove pratiche da scambiarsi.
Come Osservatorio sulla contrattazione hanno già predisposto un pacchetto di nuove prassi fornito da ministeri, anche nella PA ce ne sono di magnifiche. L’Osservatorio ha effettuato una prima scrematura, in seguito toccherà alle parti coinvolte nell’intesa del 7 marzo effettuare una classificazione più precisa – sul tema delle buone prassi manca in Italia in realtà un sistema valutazione, per cui spesso esistono premi di autocertificazione – . La loro è solo una manovalanza, sono al servizio del processo, così come di chi all’interno della PA sta esplorando i nuovi strumenti della contrattazione a livello decentrato.