Responsabilità politica e misurazione del benessere

 La dr.ssa Salvemini concentra il suo intervento sui processi di individuazione del set delle opzioni da far rientrare nel concetto di benessere. Compito del CNEL e del gruppo di ricerca di cui l’ente fa parte insieme all’ISTAT e a molte associazioni ambientalistiche, di consumatori e di categoria, è quello di provare a capire che cosa in questo momento la nostra società pensa che sia il progresso. Raccogliere questa percezione è fondamentale per offrire alla classe politica una visione che rispecchi il mandato degli elettori. Per capire che il PIL non è un indicatore sufficiente basti pensare – sottolinea la Salvemini – ad uno Stato africano che  esporta diamanti o materie prime, ma i cui indicatori sociali sono a zero.