Contro il disturbo mentale investire su empowerment ed early prevention.

Ernesto Muggia è presente al convegno per difendere i diritti dei pazienti con disturbo mentale e dei loro familiari, diritti che non sono solo cura e casa, ma anche lavoro, che è uno degli strumenti più potenti per la guarigione dei sofferenti psichici. Non è vero che l’internamento forzato aiuta a guarire, bisogna tenere sempre presente il rispetto della persona, tanto più che la segregazione cronicizza e peggiora la sintomatologia. Come non è vero che i malati mentali siano socialmente pericolosi, si tratta di pregiudizio basato sullo stigma , un’operazione di marketing demagogico politico, si semina paura per vendere sicurezza. Unasam aderisce tra l’altro alla recente campagna per la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari.
E’ necessario promuovere la ricerca e quindi trovare dati aggiornati anche in Italia non solo sui farmaci, ma sui fattori del recovery, secondo l’ottica dell’empowerment, quindi di rispettare l’individualità del malato anche a costo di fargli male. Da un convegno di Bolzano sul tema è emerso che alla base della guarigione non ci sono le pillole, ma una ripresa delle relazioni.
Fondamentale infine lavorare sull’early prevention visto che giovani che si ammalano sono 1 su 10 mila, per cui è necessaria la formazione dei medici di base con cui i familiari possano parlare. In modo da poter creare una rete di prevenzione: evitando la cronicizzazione e salvando molti giovani, permettendo che crescano loro le ali, si risparmieranno anche tanti soldi.